UNO SCREENING GENETICO MIGLIORA LA TERAPIA DEL CANCRO ALLE OVAIE
UNO SCREENING GENETICO MIGLIORA LA TERAPIA DEL CANCRO ALLE OVAIE |
Le donne che soffrono di cancro alle ovaie dovrebbero sottoporsi a screening per individuare possibili mutazioni genetiche, sostengono ricercatori australiani, dopo uno studio che dimostra come i geni possano far prevedere l’efficacia dei trattamenti. Secondo lo studio pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, il 14% delle donne con cancro alle ovaie ha una mutazione nei geni BRCA1 e BRCA2, ma il 44% di queste non ha precedenti in famiglia di cancro al seno o alle ovaie e pertanto non si sottopone a screening. I ricercatori del Centro Peter MacCallum per il Cancro di Melbourne hanno osservato che le donne con tale mutazione hanno un tasso di sopravvivenza del 55% dopo cinque anni, contro un tasso del 40% fra le donne senza la mutazione. Lo screening e’ importante – scrive l’oncologa clinica Gillian Mitchell che ha guidato lo studio – perche’ la mutazione puo’ determinare sia la prognosi della paziente, sia il trattamento piu’ efficace. Le donne con la mutazione rispondono meglio alla chemioterapia al platino, la piu’ usata per trattare il cancro alle ovaie, che dovrebbe essere continuata anche se non riesce nel breve termine. ”Finora se il tumore ricorre dopo un certo periodo dopo l’ultima dose di platino, la paziente e’ ritenuta resistente al trattamento, che viene interrotto. Ma lo studio indica che se il trattamento viene ripreso, anche poco dopo, la risposta puo’ essere positiva. Lo studio indica inoltre che le donne con la mutazione rispondono meglio anche ad altre forme di chemioterapia, prosegue la studiosa. I risultati hanno importanti implicazioni per future sperimentazioni di farmaci per trattare il cancro alle ovaie. Nella prossima fase, la ricerca cerchera’ di individuare quali donne hanno le mutazioni BRCA e quindi maggiori probabilita’ di sopravvivenza, e quali no. |