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Tesi su sentenza U.E no a brevetti su farmaci cellule staminali

TESI FERRARA

“GIORNALISMO E COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE DELLA SCIENZA

” SENTENZA DELL’UNIONE EUROPEA: “NO A BREVETTI SU FARMACI OTTENUTI DA STAMINALI EMBRIONALI”.

DI DOTT. SCRETI CARLO

1)Implicazioni scientifiche, giuridiche etiche della sentenza -Il parere medico- scientifico degli esperti del settore

2)Valutazioni e considerazioni dei media e delle varie fonti scientifiche.

3)Considerazioni finali.

1)IMPLICAZIONI SCIENTIFICHE, GIURIDICHE ETICHE DELLA SENTENZA L’ARGOMENTO DELLA TESI AFFRONTA UN TEMA IMPORTANTE DELLA RICERCA SCIENTIFICA IN CAMPO MEDICO: “LE CELLULE STAMINALI EMBRIONALI”. ESSE COSTITUISCONO UN ARGOMENTO DI FRONTIERA PER I POTENZIALI SVILUPPI NEL TRATTAMENTO DI DIVERSE PATOLOGIE PER L’UOMO E GIOCHERANNO UN RUOLO FONDAMENTALE NELLA MEDICINA RIGENERATIVA. PER QUANTO SIANO MOLTE LE PROSPETTIVE DI RICERCA, GLI STUDI HANNO BISOGNO DI TEMPO E DI ULTERIORI CONFERME CLINICHE PRIMA DI ACCETTARE DEFINITIVAMENTE L’USO DELLE STAMINALI. AD OGGI CON ESSE LE TERAPIE PRATICATE CON SUCCESSO RIGUARDANO IL TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO NELLE LEUCEMIE E NEI LINFOMI, LA RICOSTRUZIONE DELLA CORNEA E DELLA PELLE NELLE GRAVI USTIONI E LE MALATTIE NEURODEGENERATIVE DOVE SI ATTENDONO PERÒ MAGGIORI RISULTATI. DETTO QUESTO, SI ARRIVA AL VERO PROBLEMA RELATIVO ALLA SPERIMENTAZIONE FUTURA CON LE CELLULE STAMINALI EMBRIONALI . DA QUALCHE MESE INFATTI È STATA EMESSA DALLA UNIONE EUROPEA, UNA NUOVA SENTENZA CHE FARÀ MOLTO DISCUTERE E CHE SOLLEVERÀ OPINIONI, INTERPRETAZIONI DIVERSE CON CONSEGUENTI IMPLICAZIONI DI ORDINE SCIENTIFICO, GIURIDICO, BIOETICO E DI CONSEGUENZA ECONOMICO. PROCESSO DI UNA CELLULA UOVO FECONDATO. L’UOVO CONTIENE ELEMENTI SPECIALI PER RIPROGRAMMARE GENI NUCLEARI DELLA CELLULA CORPO OTTENENDO UNA CELLULA TOTIPOTENTE. NON SI TRATTA DI CLONAZIONE MA DI UN SISTEMA PER PRODURRE CELLULE STAMINALI COMPATIBILI CON L’ORGANISMO DELLA PERSONA

 

 

FONTE: NATIONAL INSTITUTES OF HEALTH

LA SENTENZA EMESSA DALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA STABILISCE PER LA PRIMA VOLTA IL DIVIETO IN EUROPA DI BREVETTARE CELLULE STAMINALI OTTENUTE MEDIANTE QUALSIASI METODO CHE IMPLICHI LA DISTRUZIONE DI EMBRIONI UMANI. LA CORTE DI GIUSTIZIA UE SI È ESPRESSA SULL’INTERPRETAZIONE DELL’ARTICOLO 6(2)(C) DELLA DIRETTIVA 98/44/EC RELATIVA ALLA PROTEZIONE GIURIDICA DELLE INVENZIONI BIOTECNOLOGICHE PER IL CASO DEL PROF. BRÜSTLE VS GREENPEACE CHE CONTESTAVA LA LEGITTIMITÀ DEL BREVETTO. L’ARTICOLO DELLA DIRETTIVA PREVEDE CHE LE UTILIZZAZIONI DI EMBRIONI UMANI A FINI INDUSTRIALI O COMMERCIALI NON SIANO BREVETTABILI, E NON FORNENDO ALCUNA INDICAZIONE SULLA DEFINIZIONE PRECISA DEL TERMINE “EMBRIONE UMANO” TENDE AD ALIMENTARE CONTRADDIZIONI E INCOMPRENSIONI, QUALORA SI VOGLIA APPROFONDIRE IN MODO ANALITICO LA SENTENZA. NEL CASO SPECIFICO, IL PROFESSOR BRUSTLE INVENTÒ E BREVETTÒ UN METODO PER OTTENERE CELLULE PROGENITRICI NEURALI, CHE POSSONO ESSERE USATE PER TRATTARE DIVERSE PATOLOGIE NEUROLOGICHE, A PARTIRE DA CELLULE STAMINALI EMBRIONALI ISOLATE ALLO STADIO DI BLASTOCISTI, CIOÈ QUANDO L’EMBRIONE SI TROVA NELLA SUA PRIMA FASE DI SVILUPPO TRA IL 5° E IL 7° GIORNO CIRCA DAL MOMENTO IN CUI È AVVENUTA LA FECONDAZIONE DELL’UOVO. GREENPEACE NON ACCETTANDO TALE SCELTA DEL METODO DEL PROF. BRUSTLE FECE RICORSO IN GERMANIA E IL TRIBUNALE FEDERALE TEDESCO CHIESE IL RINVIO ALLA CORTE UE. LE CONCLUSIONI RAGGIUNTE NELLA SENTENZA DELLA CORTE UE SONO ESSENZIALMENTE TRE. 1) IL TERMINE “EMBRIONE UMANO” DEVE ESSERE INTESO IN SENSO AMPIO, COMPRENSIVO DI QUALSIASI OVULO UMANO CHE SIA STATO FECONDATO O QUALSIASI OVULO UMANO NON FECONDATO, ALTRIMENTI OTTENUTO, IN GRADO DI DARE AVVIO AL PROCESSO DI SVILUPPO DI UN ESSERE UMANO. 2) L’UTILIZZO DI EMBRIONI UMANI NELLA RICERCA SCIENTIFICA È ESCLUSO DALLA BREVETTABILITÀ EVITANDONE L’USO COMMERCIALE E INDUSTRIALE. 3) LE INVENZIONI CHE IMPLICANO LA DISTRUZIONE DI EMBRIONI UMANI NON SONO BREVETTABILI. NE RISULTA COME L’INTERPRETAZIONE AMPIA DELLE ESCLUSIONI DELL’ARTICOLO 6(2)(C) DELLA DIRETTIVA CONDUCA A ULTERIORI LIMITAZIONI ALLA BREVETTABILITÀ DELLE CELLULE STAMINALI, ANCHE IN PAESI IN CUI LA LEGGE NAZIONALE AVEVA FINORA SEGUITO UN APPROCCIO PIÙ LIBERALE (COME IL REGNO UNITO, LA SPAGNA E I PAESI BASSI). IN QUESTO SENSO, LA CORTE UE HA TOTALMENTE IGNORATO IL PLURALISMO DELLE POSIZIONI MORALI PRESENTE IN EUROPA.

 

 

. OCCORRERÀ DEL TEMPO PRIMA DI POTER VALUTARE QUALI SARANNO LE IMPLICAZIONI DI QUESTA SENTENZA SULLA RICERCA. LA CORRENTE PIÙ OTTIMISTA SOSTIENE CHE, ANCHE SE LE CELLULE STAMINALI NON SONO DI PER SÉ BREVETTABILI, SARÀ ANCORA POSSIBILE PROTEGGERE ATTREZZATURE, TERRENI DI COLTURA E METODI PER COLTIVARE LE CELLULE STESSE. QUALCUNO SI SPINGE FINO AD AFFERMARE CHE, SENZA LA PREOCCUPAZIONE DELLA CONTRAFFAZIONE BREVETTUALE, I RICERCATORI SARANNO INDOTTI A TRASFERIRSI IN EUROPA PER SVOLGERE QUESTO GENERE DI RICERCHE. PIÙ PROBABILMENTE, PERÒ, L’IMPOSSIBILITÀ DI PROTEGGERE LA PROPRIETÀ INTELLETTUALE DERIVATA DALLE PROPRIE RICERCHE DISSUADERÀ SCIENZIATI E FINANZIATORI A INVESTIRE ENERGIE E DENARO NELLA RICERCA SULLE CELLULE STAMINALI EMBRIONALI IN EUROPA. LA RICERCA SULLE STAMINALI EMBRIONALI COINVOLGE SETTORI DEL SAPERE ,QUALI LA POLITICA ,L’ECONOMIA,L’ETICA, LA RELIGIONE E COSÌ VIA NEL COMPLESSO DIBATTITO TRA SCIENZIATI , POLICY MAKERS ,ASSOCIAZIONI RELIGIOSE ATTRAVERSO I MEDIA , PARTITI POLITICI E ASSOCIAZIONI RELIGIOSE DETERMINANDO UN DIBATTITO MOLTO VASTO.

 

 

 

FONTE:HTTP://CONTROVERSIASTAMINALI.BLOGSPOT.COM/ 

 

LA SENTENZA UE, OLTRE A MODIFICARE I TERMINI DELLA RICERCA, AVRÀ ANCHE L’EFFETTO DI RITARDARE SEMPRE DI PIÙ LA TRANSIZIONE DELLE NUOVE SCOPERTE, DAI LABORATORI DELLA RICERCA AL LETTO DEL PAZIENTE. SARANNO, INFATTI, SEMPRE MENO LE IMPRESE CHE INVESTIRANNO SU QUESTE LINEE DI RICERCA. INOLTRE VA SOTTOLINEATO CHE LA QUANTITÀ DI EMBRIONI CONGELATI DESTINATI A ESSERE DISTRUTTI RISULTA FORTEMENTE IN CONTRASTO CON L’ETICA CATTOLICA. E LA SITUAZIONE ITALIANA È PARTICOLARMENTE DEPRIMENTE E IMBARAZZANTE PERCHÉ LA LEGISLAZIONE È ANCORA PIÙ RESTRITTIVA. MENTRE IN QUESTO CONTESTO SI VERIFICHERÀ CHE LE RICERCHE CONTINUERANNO IN PAESI COME USA, DOVE DOPO IL PERIODO OSCURANTISTA DI BUSH, CON OBAMA LE COSE HANNO RIPRESO A FUNZIONARE, MA ANCHE IN BRASILE E IN INDIA, PAESI GIÀ IMPEGNATI IN QUESTO CAMPO. INOLTRE L’ITALIA RISENTIRÀ ANCORA DI PIÙ DELLE CONSEGUENZE DELLA SENTENZA, PERCHÉ PUR ESSENDO VIETATO L’IMPEGNO SULLE EMBRIONALI NON VENGONO DESTINATE ALLE RICERCHE DELLE CIFRE ADEGUATE, COSÌ COME AVVIENE ALL’ESTERO. CIÒ DETTO, IL DIBATTITO SU QUESTO TEMA RIMANE APERTO, ACCESO E QUANTO MAI INTERESSANTE. INFATTI DA PIÙ PARTI, ANCHE IN AMBIENTI ACCADEMICI, SI SOSTIENE CHE DECISIONI DI QUESTO TIPO SIANO SALUTARI PER LA SCIENZA, IN QUANTO COMPORTEREBBERO MAGGIORE LIBERTÀ DI RICERCA E MINORI ONERI SIA ECONOMICI CHE LEGALI NELLO SVILUPPO DELL’INNOVAZIONE BIOMEDICA. A TAL PROPOSITO PERÒ, SI DEVE OSSERVARE CHE I BREVETTI COSTITUISCONO UN VALIDO INCENTIVO ALL’INVESTIMENTO DA PARTE DI PRIVATI NEL LUNGO E COSTOSISSIMO PROCESSO DI SVILUPPO CLINICO DI FARMACI E TERAPIE INNOVATIVE, INCLUSE QUELLE DI NATURA CELLULARE.

 

SEBBENE ESISTA LA POSSIBILITÀ E L’OPPORTUNITÀ DI MODELLI DI INNOVAZIONE ALTERNATIVI A QUELLI BASATI SULLA DIFESA AD OLTRANZA DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE, È IL CASO DI SEGNALARE CHE IL DIBATTITO SU QUESTO TEMA RISCHIA A VOLTE DI ASSUMERE POSIZIONI IDEOLOGICHE. DA UNA PARTE, SCIENZIATI E INDUSTRIA BIOTECNOLOGICA SONO ALLEATI NEL PROMUOVERE UNA VISIONE LIBERALE DELLA SCIENZA MODERNA, ORIENTATA DA MECCANISMI DI LIBERA CONCORRENZA, E SUGGELLATA DEL RICORSO ALLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE, QUALE MOTORE DELL’INNOVAZIONE E GIUSTA RICOMPENSA PER GLI INNOVATORI E CHI SCOMMETTE SU DI LORO. DALL’ALTRA, GLI AVVERSARI DEL MODELLO LIBERALE, VEDONO CON SOSPETTO OGNI RELAZIONE CHE LA SCIENZA INTRATTIENE CON L’INDUSTRIA, E CONCEPISCONO QUEST’ULTIMA COME PORTATRICE DI INTERESSI COMMERCIALI CHE, PER DEFINIZIONE, SAREBBERO ANTITETICI A QUELLI DELLA CITTADINANZA E DEI PAZIENTI. TRA QUESTI DUE ESTREMI, DEVE PERÒ ANCORA SVILUPPARSI UN DIBATTITO MATURO SULLE PROSPETTIVE SCIENTIFICHE, MEDICHE ED ECONOMICHE DELLA BIOTECNOLOGIA IN EUROPA. È AUSPICABILE INOLTRE CHE TALE DIBATTITO, ANZICHÉ ESSERE DELEGATO ALLE AULE DI TRIBUNALE, COINVOLGA INTELLETTUALI, CITTADINI COMUNI, ASSOCIAZIONI DI PAZIENTI E TUTTI I PORTATORI DI LEGITTIMI INTERESSI E DI IDEE INNOVATIVE CIRCA LO SVILUPPO DI NUOVE TECNOLOGIE MEDICHE. IN PARTICOLARE SEMBRA OPPORTUNO, CHE LA COMUNITÀ SCIENTIFICA INIZI AD INTERROGARSI SU COME VIENE PERCEPITO AL SUO ESTERNO IL RAPPORTO, PUR NECESSARIO, TRA RICERCATORI E INDUSTRIA PRIVATA.

IL CASO BRÜSTLE SUGGERISCE CHE, SE IL TEMA DELLA BREVETTABILITÀ DELLE INVENZIONI BIOMEDICHE ASSUME CONNOTAZIONI COSÌ CONTROVERSE, È FORSE NECESSARIO INIZIARE A RIPENSARE L’ATTUALE MODELLO D’INNOVAZIONE PER IL BENE DELLA SCIENZA E DEI PAZIENTI CHE, DA QUESTA, ATTENDONO INNOVAZIONI E NUOVE CURE. QUESTA SENTENZA HA SCATENATO QUINDI DELLE PRESE DI POSIZIONI A FAVORE E CONTRO, SOPRATTUTTO A PARTIRE DALLE EMOZIONI (PIÙ CHE DAI RAGIONAMENTI) CHE SI AVEVANO NEI CONFRONTI DELL’USO DELLE STAMINALI EMBRIONALI UMANE. IN REALTÀ LA QUESTIONE DOVREBBE ESSERE ESAMINATA SEPARANDO QUELLO CHE C’È DA SEPARARE, IN MODO DA POTERLA COSÌ VALUTARE MEGLIO E IN MODO DA IMPARARE QUALCOSA DA ESSA. PRIMA DI TUTTO LA SENTENZA ESPLICITA NON VUOLE ESSERE UN GIUDIZIO ETICO MA SOLO UNA VALUTAZIONE GIURIDICA. QUESTO, COME IN GENERALE IL RAPPORTO FRA ETICA E DIRITTO, È UN PUNTO IMPORTANTE SUL QUALE VALE LA PENA RIFLETTERE. MOLTE VOLTE CHIAMIAMO GIUDICI O AVVOCATI A ESPRIMERE PARERI ETICI SU QUESTIONI LEGATE ALLA BIOMEDICINA E LORO RISPONDONO IN TERMINI DI LEGGI. IL CHE PUÒ RAPPRESENTARE UN ENORME ERRORE DI CATEGORIA. COME BEN SI SA, VI SONO LEGGI E SENTENZE CHE SONO ETICAMENTE SOSTENIBILI E ALTRE CHE SONO ETICAMENTE INSOSTENIBILE, MENTRE VI SONO AZIONI CHE VALUTIAMO COME ETICAMENTE SOSTENIBILI E CHE SONO ANCHE LEGALI, MA VE NE SONO ALTRE CHE SONO ILLEGALI (SECONDO UNA DATA GIURISPRUDENZA). INSOMMA, LEGGE ED ETICA SONO DUE COSE DA TENERE BEN DISTINTE. QUESTO SIGNIFICA CHE LA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA PUÒ ESSERE VALUTATA (POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE) SIA DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO CHE DA QUELLO ETICO, MA UTILIZZANDO TECNICHE DIVERSE, COME LA DIVERSITÀ DEGLI APPROCCI LO RICHIEDE, E SENZA MAI MESCOLARE INDEBITAMENTE I DUE CAMPI. INFATTI GREENPEACE SI È OPPOSTA AL BREVETTO TEDESCO PER LA PRODUZIONE E L’USO DI CELLULE EMBRIONALI UMANE PERCHÉ È RIUSCITA A SPINGERE LA CORTE EUROPEA A ESAMINARE IN MODO ESASPERATO I CONFINI ETICI DELLA BREVETTABILITÀ . IMPEDENDO LA BREVETTABILITÀ DI EMBRIONI UMANI, LA CORTE DI GIUSTIZIA HA AGITO A TUTELA DELLA VITA UMANA E CONTRO GLI INTERESSI COMMERCIALI. DAL 2006, L’UFFICIO EUROPEO DEI BREVETTI NON CONCEDE PIÙ BREVETTI SU CELLULE STAMINALI EMBRIONALI UMANE. LA DECISIONE DELLA CORTE INFLUIRÀ SOLO PARZIALMENTE SULLA RICERCA CON LE CELLULE STAMINALI, DATO CHE I RICERCATORI ORMAI HANNO SCOPERTO METODI ALTERNATIVI PER OTTENERE CELLULE STAMINALI, SENZA BISOGNO DI DISTRUGGERE EMBRIONI UMANI. GREENPEACE NON È CONTRARIA ALLA RICERCA SULLE CELLULE STAMINALI, MA SI OPPONE AI BREVETTI SUL VIVENTE. L’EUROPA HA MESSO FUORILEGGE I BREVETTI SULL’USO DEGLI EMBRIONI UMANI A FINI INDUSTRIALI O COMMERCIALI, E QUESTO CASO CHIARISCE ULTERIORMENTE TALE SCELTA. LA DECISIONE DELLA CORTE STABILISCE LIMITI PRECISI ALLA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA VITA UMANA. IL PARERE MEDICO- SCIENTIFICO DEGLI ESPERTI DEL SETTORE COME ERA PREVEDIBILE LA SENTENZA DELLA UE HA MESSO IN MOTO VALUTAZIONI E CONSIDERAZIONI NEL MONDO MEDICO-SCIENTIFICO. INFATTI TANTISSIMI SCIENZIATI , BIOETICISTI, GIURISTI HANNO PRESO POSIZIONE, ALCUNI A FAVORE MENTRE ALTRI CONTRARIA. TRA LE POSIZIONI FAVOREVOLI TROVIAMO QUELLA DEL BIOLOGO E FARMACOLOGO ANGELO VESCOVI , DIRETTORE SCIENTIFICO DELLA CASA DELLA SOFFERENZA DI SAN GIOVANNI ROTONDO, IL QUALE DICHIARA SU “AVVENIRE”(19/10/2011-VERSIONE ONLINE ARTICOLO DI ALESSANDRA TURCHETTI) O DI CHE NON HA PIÙ SENSO CONTINUARE AD INVESTIRE SUGLI EMBRIONI. OGGI L’ALTERNATIVA È FONDATA SULLA TECNICA DELLA RIPROGRAMMAZIONE DELLE CELLULE ADULTE SULLA QUALE GIÀ DA TEMPO SI MUOVONO LE STRATEGIE POLITICHE E BIOINDUSTRIALI. ESSE SONO INFATTI CELLULE PIÙ MANEGGEVOLI ANCHE PER LA PRATICA INDUSTRIALE POICHÉ SONO OTTENIBILI IN QUANTITÀ ELEVATE E UTILIZZABILI SUL PAZIENTE SENZA RISCHIO DI RIGETTO E SENZA INTERVENIRE DIRETTAMENTE SULL’EMBRIONE. LA RIPROGRAMMAZIONE RAPPRESENTA UNA” STRADA VINCENTE”. PERTANTO IL PROF. VESCOVI È D’ACCORDO CON LA SENTENZA UE POICHÉ ESSA STABILISCE CHE LA VITA COMINCIA CON LA FECONDAZIONE E CHE LA VITA UMANA NON PUÒ ESSERE SFRUTTATA PER FINI COMMERCIALI DISTRUGGENDO L’EMBRIONE. DELLO STESSO PARERE IL GENETISTA BRUNO DALLAPICCOLA, DOCENTE PRESSO L’UNIVERSITÀ LA SAPIENZA DI ROMA E DIRETTORE SCIENTIFICO DELL’ISTITUTO MENDEL CHE, COME RIPORTATO SUL “CORRIERE DELLA SERA”,(19/10/2011-PAG 27) AGGIUNGE CHE TALE SENTENZA NON METTE A RISCHIO LA RICERCA SCIENTIFICA DESTINATA ALLE MALATTIE OGGI NON CURABILI, POICHÉ I PROGRESSI CONOSCITIVI SULLE STAMINALI, SULLA LORO PLURIPOTENZA, IL MANTENIMENTO, LA DIFFERENZAZIONE E LA RIPROGRAMMAZIONE E GLI EFFETTI CHIMICI MESSAGGERI APRONO PROSPETTIVE DI SPERANZA PER I PAZIENTI, SUPERANDO GLI ASPETTI BIOETICI DELLA RICERCA SULLE STAMINALI PRELEVATE DISTRUGGENDO L’EMBRIONE. ANCHE IL GENETISTA DONATO MATASSINO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE ZOOTECNICHE DELL’UNIVERSITÀ DI NAPOLI E FILOSOFO DELLA BIOETICA , SCRIVE SUL QUOTIDIANO IL “MATTINO” (19/10/2011-PAG 12)CHE PUR PARTENDO DA DUE APPROCCI DIVERSI, QUELLO CATTOLICO E QUELLO AMBIENTALISTA, SI ARRIVA ALLE MEDESIME CONCLUSIONI. INOLTRE EGLI METTE IN EVIDENZA LA POSSIBILE PERICOLOSITÀ DELLE STAMINALI EMBRIONALI, GENETICAMENTE POCO GESTIBILI E POTENZIALMENTE IN GRADO DI PRODURRE TUMORI ANZICHÉ IL TESSUTO ATTESO. MENTRE PIÙ GESTIBILI SONO LE STAMINALI ADULTE GIÀ INDIRIZZATE PER PRODURRE IL TESSUTO O L’ORGANO CHE SI VUOLE RIMPIAZZARE. IL NEUROLOGO PAOLO CALABRESI, ORDINARIO DI NEUROLOGIA DELL’UNIVERSITÀ DI PERUGIA E MEMBRO DI UN GRUPPO EUROPEO PER LO STUDIO DEL PARKINSON, FA NOTARE SU “IL MESSAGGERO” (19/10/2011-PAG 16)CHE CON LE STAMINALI SI POSSONO CONTARE MOLTE SPERIMENTAZIONI MA POCHI RISULTATI CLINICI REALMENTE SODDISFACENTI. OGGI SI USANO STAMINALI PRESE DALLA CUTE DEL PAZIENTE E VENGONO INDOTTE A DIFFERENZIARSI IN NEURONI IN GRADO DI RILASCIARE IL NEUROTRASMETTITORE MANCANTE IN QUESTI PAZIENTI: “I CODICI ETICI VANNO COMUNQUE RISPETTATI”. A QUANTO DETTO FINORA È IL CASO DI AGGIUNGERE CIÒ CHE HA SCRITTO SULL’”OSSERVATORE ROMANO” (20/10/2012-PAG 1) IL MICROBIOLOGO AUGUSTO PESSINA DELL’UNIVERSITÀ DI MILANO. EGLI FA RILEVARE CHE NEL MESE DI MAGGIO 2011 SIA L’UNIVERSITÀ DI CAMBRIDGE CHE UNISISTEM DELL’UNIVERSITÀ DI MILANO HANNO TENTATO DI FORZARE IL GIUDIZIO DELLA CORTE DI GIUSTIZIA UE PER AUTORIZZARE LA POSSIBILITÀ DI BREVETTARE CELLULE EMBRIONALI UMANE. NEL DOCUMENTO SI SOSTENEVA CHE LE EMBRIONALI SONO LINEE CELLULARI E NON EMBRIONI. MA LO STESSO DOCUMENTO OMETTEVA DELIBERATAMENTE DI DIRE CHE QUESTE LINEE SONO DERIVATE DALLA DISTRUZIONE DI EMBRIONI UMANI, ESSERI UMANI IN VIA DI SVILUPPO. PERTANTO CONCLUDE DICENDO “BEN VENGA TALE SENTENZA DELLA UE”. DELLO STESSO PARERE SONO I PROFESSORI CARLO BELLIENI NEONATOLOGO DELL’UNIVERSITÀ DI SIENA E LA BIOETICISTA PROF.SSA ASSUNTINA MORRESI DELL’UNIVERSITÀ DI PERUGIA, CHE AFFERMA SUL QUOTIDIANO “L’ OCCIDENTALE” (19/10/2011-VERSIONE ONLINE) CHE SI TRATTA DI UNA SENTENZA CHE SPAZZA VIA TANTE CRITICHE STRUMENTALI ALLA LEGGE 40 SULLA PROCREAZIONE ASSISTITA. STESSA POSIZIONE DEL GIURISTA FRANCESCO D’AGOSTINO, PRESIDENTE NAZIONALE DELL’”UGCI”. PER FINIRE IL PRESIDENTE DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA PER LA VITA, IL CARDINALE SGRECCIA, SCRIVE SU “ AVVENIRE” (19/10/2011- VERSIONE ONLINE AUTORE PIER LUIGI FORNARI) CHE LA BREVETTAZIONE HA SEMPRE LO SCOPO DELLA COMMERCIABILITÀ E QUINDI COME TALE È VIETATA. L’USO DELL’EMBRIONE PER DIAGNOSI E TERAPIA SPERIMENTALE È AUTORIZZATA SOLO QUANDO È A BENEFICIO DELL’EMBRIONE STESSO. NON SI INTERVIENE PER FARLO MORIRE MA PER FARLO VIVERE MEGLIO, PER GUARIRLO DA MALFORMAZIONI. SOLO IN QUESTA SITUAZIONE È CONSENTITA LA SPERIMENTAZIONE SULL’EMBRIONE. ALTRIMENTI È ”COME DIRE CHE PER CURARE I NONNI SI POSSONO SACRIFICARE I NIPOTI”.

 

FIN QUI HO VOLUTO CITARE IL PARERE DEI MAGGIORI ESPONENTI FAVOREVOLI ALLA SENTENZA, MA NEL MONDO DELLA SCIENZA DAVANTI AD UNA SENTENZA COSÌ IMPORTANTE NON POTEVANO MANCARE SCIENZIATI DI PARERE CONTRARIO APPORTANDO OGNUNO LA PROPRIA MOTIVAZIONE. E’ IL CASO DELLA PROF.SSA ELENA CATTANEO DOCENTE DELL’UNIVERSITÀ DI MILANO ED ESPERTA DI CELLULE STAMINALI NEURONALI CHE MANIFESTA LA SUA OPINIONE SU DAILY WIRED,(18/10/2011 VERSIONE ONLINE DI MARTINA SAPORITI) AFFERMANDO CHE SI TRATTA DI UNA SENTENZA “DEVASTANTE”, PERCHÉ IN UN SOLO COLPO ANNULLA ALTRI 200 BREVETTI DI RICERCATORI INGLESI E SVEDESI IN ATTESA DI ACCETTAZIONE E NON SOLO QUELLO DEL TEDESCO BRUSTLE. INFATTI SOLO TUTELANDO LA PROPRIETÀ INTELLETTUALE, UNO SCIENZIATO O UN’ISTITUZIONE HA LA POSSIBILITÀ DI ATTRARRE I FINANZIAMENTI NECESSARI PER LO SVILUPPO DELLA RICERCA. I BREVETTI NON SONO UNA FONTE DI ARRICCHIMENTO PERSONALE, MA CONSENTONO ALLA SOCIETÀ IL DIRITTO DI PROGREDIRE. UNA INDUSTRIA FARMACEUTICA INVESTE NELLA RICERCA PERCHÉ HA LA CERTEZZA CHE IL PRODOTTO FINALE VERRÀ COMUNQUE TUTELATO SENZA CHE VENGA COPIATO DA ALTRI. IL BREVETTO RAPPRESENTA UNA GARANZIA DEI RISULTATI RAGGIUNTI, IN MANCANZA DI ESSO VIENE MENO LA NECESSITÀ DI RENDERE PUBBLICA LA SCOPERTA, FRENANDO LA SPINTA POSSIBILE A NUOVE SCOPERTE . PERTANTO LA SENTENZA UE DI SICURO FARÀ DIMINUIRE IL LIVELLO DI COMPETITIVITÀ DELLA RICERCA EUROPEA CHE CERTAMENTE SPENDERÀ MOLTO DI PIÙ PERCHÉ SARÀ COSTRETTA AD IMPORTARE FARMACI DALL’ASIA, DAL BRASILE O DAGLI STATI UNITI , PAESI NON SOGGETTI A RESTRIZIONI DI QUESTO TIPO . DI PARERE CONTRARIO ALLA SENTENZA È ANCHE IL PROF. CARLO ALBERTO REDI, GENETISTA DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA CHE DEFINISCE SU OGGI.IT (19/10/2011)LA SENTENZA UE “FRUTTO DI UN PREGIUDIZIO SBAGLIATO E DI UN’ETICA FALSA“. AGGIUNGENDO INOLTRE CHE IN TUTTA EUROPA GLI EMBRIONI ATTUALMENTE CONGELATI SARANNO DESTINATI AD ESSERE DISTRUTTI E NEANCHE I CANONI DELL’ETICA CATTOLICA POTREBBERO FAR ACCETTARE QUANDO INVECE POTREBBERO TORNARE UTILI SE USATI PER LA RICERCA. INFINE RIPORTO IL GIUDIZIO DELL’ALLORA MINISTRO DELLA SALUTE, FERRUCCIO FAZIO:, CHE SU QUOTIDIANO “LIBERO.IT (18/10/2011)DEFINISCE LA SENTENZA DELLA CORTE UNA “DECISIONE SAGGIA”. 2)VALUTAZIONI E CONSIDERAZIONI DEI MEDIA E DELLE VARIE FONTI SCIENTIFICHE. SULLA STAMPA, E IN PARTICOLARE IN GIORNALI COME THE WALL JOURNAL STREET, THE FINANCIAL TIME, IL MATTINO, IL MESSAGGERO, IL CORRIERE DELLA SERA, LA REPUBBLICA, IL SOLE 24ORE E AVVENIRE, È RIPORTATO CHE NON PUÒ ESSERE BREVETTATO, E QUINDI SFRUTTATO COMMERCIALMENTE, UN MEDICINALE RICAVATO DA CELLULE STAMINALI ATTRAVERSO UN PRELIEVO CHE HA COMPORTATO LA DISTRUZIONE DI EMBRIONI UMANI, PER QUANTO LO SCIENZIATO TEDESCO BRUSTLE RITENEVA DI AVER TROVATO UN TRATTAMENTO PER IL MORBO DI PARKINSON GRAZIE ALLA RICERCA SULLE STAMINALI RICAVATE DA EMBRIONI UMANI. I GIUDICI RICONOSCONO “EMBRIONE UMANO” ANCHE L’OVULO NON FECONDATO IN CUI È STATO IMPIANTATO IL NUCLEO DI UNA CELLULA UMANA MATURA E L’OVULO NON FECONDATO INDOTTO A DIVIDERSI ATTRAVERSO PARTENOGENESI; L’EMBRIONE NON VA DISTRUTTO NEANCHE ALLO STADIO INIZIALE DI BLASTOCISTI, RITENUTO INVECE DALLA COMUNITÀ SCIENTIFICA LAICA TERRENO DI SPERIMENTAZIONE. DETTO QUESTO, LA STAMPA HA ASSUNTO POSIZIONI DIVERSE A SECONDA SE AD IMPRONTA GENERALISTA, CATTOLICA O SCIENTIFICA. LA STAMPA GENERALISTA GLOBALMENTE HA RIPORTATO IL CONTENUTO DELLA SENTENZA UE SENZA ASSUMERE UNA POSIZIONE PRECISA E SENZA ESPRIMERE UN PROPRIO PUNTO DI VISTA. HA ILLUSTRATO LO SVOLGIMENTO DEGLI AVVENIMENTI MA HA COMPIUTO LA TIPICA STRATEGIA DI INTERVISTARE GLI OPINIONS LEADERS DIRETTAMENTE COINVOLTI NELLA RICERCA SULLE STAMINALI, PUBBLICANDO IL LORO PUNTO DI VISTA A SECONDA SE COINCIDENTE O MENO CON LA LINEA EDITORIALE DEL GIORNALE. LA STAMPA CATTOLICA (AVVENIRE, OSSERVATORE ROMANO , FAMIGLIA CRISTIANA), COME ERA PREVEDIBILE, HA APPOGGIATO SOTTO OGNI ASPETTO LA SENTENZA DELLA UE, DANDO RISALTO NON SOLO ALL’ASPETTO ETICO- GIURIDICO MA SOPRATTUTTO MEDICO, INTERVISTANDO SPECIALISTI DELLA MATERIA CON L’INTENTO DI RAFFORZARE LA DEFINIZIONE DI “EMBRIONE UMANO” E LA TESI CHE LO SFRUTTAMENTO DEL MATERIALE BIOLOGICO DI ORIGINE UMANA DEVE AVVENIRE NEL RISPETTO DEI DIRITTI FONDAMENTALI E IN PARTICOLARE DELLA DIGNITÀ UMANA E DELL’INTEGRITÀ DELL’UOMO. QUINDI LA NOZIONE DI EMBRIONE UMANO DEVE ESSERE INTESA IN SENSO AMPIO, SIN DALLA FASE DELLA SUA FECONDAZIONE DAL MOMENTO CHE IL PROCESSO DI SVILUPPO PORTERÀ ALL’ESSERE UMANO. ANCHE PAPA BENEDETTO XVI, DURANTE UN CONVEGNO TENUTOSI NEL NOVEMBRE 2011, HA POSTO L’ACCENTO SULL’IMPORTANZA DELLE STAMINALI ADULTE E SULLE TERAPIE DA ESSE DERIVANTI PER LA SPERANZA DEI MALATI E DELLE FAMIGLIE. PER TALE MOTIVO LA CHIESA INCORAGGIA I RICERCATORI IN QUESTO CAMPO, MA IL DIALOGO TRA “SCIENZA ED ETICA” DEVE GARANTIRE CHE I PROGRESSI DELLA MEDICINA NON VENGANO OTTENUTI AL PREZZO DI COSTI UMANI INACCETTABILI. LA STAMPA CHE SI OCCUPA DI INFORMAZIONE SCIENTIFICA, COME DAILY WIRED, NATURE, SCIENCE, LE SCIENZE OLTRE A OFFRIRE UNA SPIEGAZIONE DELL’ARGOMENTO IN TERMINI NON TECNICI, AFFRONTA LE IMPLICAZIONI CHE LA SENTENZA UE COMPORTA SULLA RICERCA DELLE STAMINALI CON LO SCOPO DI INDURRE LA CORTE DI GIUSTIZIA A RIVEDERE LA PROPRIA DECISIONE E DI DISCUTERE EVENTUALI ALTERNATIVE SUL FRONTE DELLA RICERCA.

 

 

AD ESEMPIO NELLA RIVISTA WIRED ITALIA (18/10/2011-VERSIONE ON LINE)LA RICERCATRICE ELENA CATTANEO DELL’UNIVERSITÀ DI MILANO DEFINISCE LA SENTENZA “DEVASTANTE”, PERCHÉ NON SOLO SI VA A COLPIRE TUTTI I BREVETTI FINORA DEPOSITATI IN EUROPA E PRONTI PER L’APPROVAZIONE, MA IMPEDISCE AD UN RICERCATORE LA POSSIBILITÀ DI BREVETTARE IL RISULTATO DEL SUO LAVORO E DI CONSERVARE LA POSSIBILITÀ DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE DELLA SCOPERTA LIMITANDO FORTEMENTE IL DIRITTO DI PROGRESSO. PER TALE MOTIVO LE INDUSTRIE BIOTECNOLOGICHE RIDURRANNO GLI INVESTIMENTI, CHE MIGRERANNO VERSO ALTRI CONTINENTI, EVITANDO IN QUESTO MODO DI ARRIVARE A TERAPIE VALIDE OGGI INESISTENTI PER PATOLOGIE INCURABILI. A MIO AVVISO , È EVIDENTE CHE LA POSIZIONE INTELLETTUALE-COMMERCIALE DELLA PROF.SSA CATTANEO TROVA L’APPOGGIO DI TUTTI QUEI RICERCATORI CHE HANNO TENTATO DI BREVETTARE I LORO STUDI NON CURANTI DELL’ASPETTO ETICO- MORALE. LA RIVISTA NATURE (15/12/2011-N°48° PAG 291-292-DOI: 10.1038/480291B) LANCIA UN APPELLO ALLA CORTE UE CON MOTIVAZIONI DETTAGLIATE ALLO SCOPO DI NON CONFERMARE LA DEFINIZIONE DI “EMBRIONE UMANO” SUGGERITA DALL’AVVOCATO GENERALE NELLA SUA DIRETTIVA EUROPEA 98/44 SULLE INVENZIONI TECNOLOGICHE. INFATTI L’APPELLO CHE ARRIVA TRAMITE NATURE DAI RICERCATORI DI CAMBRIDGE HA LO SCOPO DI FAR EMERGERE CHE LA RESTRIZIONE DETTATA DALLA SENTENZA SULLE STAMINALI EMBRIONALI PORTEREBBE A RALLENTARE DI MOLTO I PROGRESSI DELLA RICERCA E A TRASFERIRE CAPITALI E PERSONALE FUORI DALL’ EUROPA. LA RIVISTA NATURE AFFERMA NELL’APPELLO CHE LA CORTE EUROPEA DI GIUSTIZIA HA COMMESSO UN ERRORE ENTRANDO NEL MERITO DELLA DEFINIZIONE DI COSA È UN EMBRIONE UMANO, POICHÉ LA CORTE EQUIPARA DI FATTO LE LINEE CELLULARI EMBRIONALI UMANE AGLI EMBRIONI E NE IMPEDISCE DI FATTO LA BREVETTABILITÀ SENZA GLI APPROPRIATI RIFERIMENTI LEGALI, DANDO UNA DEFINIZIONE DI EMBRIONE UMANO IN SENSO GENERALE E PIÙ AMPIO POSSIBILE, SUPERANDO COSÌ LA LINEA CHE SEPARA L’INTERPRETAZIONE DELLA LEGGE,CHE RIENTRA NELLE PROPRIE RESPONSABILITÀ ,DALLA CREAZIONE DELLA LEGGE CHE INVECE È PREROGATIVA DEI PARLAMENTI E DEI GOVERNI.

“NATURE” RITIENE CHE IL PROBLEMA ORIGINARIO DERIVA DALLA DEFINIZIONE FUMOSA DI EMBRIONE UMANO CONTENUTA NELLA NORMA EUROPEA DEL 1998 ,MA CIÒ NON TOGLIE CHE LA ECJ ABBIA AGITO IN MODO CRITICABILE POICHÉ SOSTIENE CHE QUANDO UNA LEGGE È AMBIGUA ,UNA CORTE DOVREBBE FARE UN PASSO INDIETRO E PONDERARE LE INTENZIONI DEI LEGISLATORI . DA CIÒ CHE SI LEGGE NELLA MOTIVAZIONE DEL VERDETTO NON APPARE CHE LA ECJ SI SIA COMPORTATA IN QUESTO MODO. “SCIENCE” (30/01/2012-WWW.GLADSTONE.UCSF.EDU/GLADSTONE/SITE/YAMANAKA/) PROPONE UNA ALTERNATIVA MIGLIORATIVA DI RICERCA SULLE STAMINALI EMBRIONALI. INFATTI RIPORTA LO STUDIO DI RICERCATORI GIAPPONESI CHE SONO RIUSCITI A DIMOSTRARE CHE È POSSIBILE RIPROGRAMMARE CELLULE DELL’EPIDERMIDE ADULTA FINO AD ARRIVARE ALL’ACQUISIZIONE DI CARATTERISTICHE SOVRAPPONIBILI A QUELLE DELLE CELLULE EMBRIONALI. IN POCO TEMPO SI È OTTENUTA UNA MAGGIORE SICUREZZA ED EFFICIENZA NELLA TECNICA UTILIZZATA. IL RICERCATORE J. THOMPSON È RIUSCITO IN QUESTO MODO A FAR PRODURRE CELLULE ANALOGHE ALLE EMBRIONALI STAMINALI DA CELLULE ADULTE UMANE SENZA FAR RIMANERE AL LORO INTERNO RESIDUI DI GENI PERICOLOSI. QUESTO APPROCCIO PIÙ INNOVATIVO PERMETTE DI SUPERARE COSÌ PROBLEMI ETICI O MORALI E RENDE PERSEGUIBILE QUALUNQUE PERCORSO TERAPEUTICO SPERIMENTALE SENZA DOVER DISTRUGGERE EMBRIONI UMANI ED EVITARE IL RISCHIO DI RIGETTO. LE SCIENZE (20/10/2011) QUESTA RIVISTA OLTRE A RIPORTARE TUTTI I PARTICOLARI DELLA SENTENZA UE NON VA AD ASSUMERE POSIZIONI PARTICOLARI , FAVOREVOLI O NO, MA IN OGNI CASO SI ESPRIME SU QUELLI CHE POSSONO ESSERE GLI INDUBBI RIFLESSI A LIVELLO EUROPEO, IN QUANTO COME SPIEGA LA STESSA SENTENZA , LA NOZIONE DI EMBRIONE NON PUÒ ESSERE OGGETTO DI UN RINVIO AI SINGOLI DIRITTI NAZIONALI, ESSENDO NECESSARIA “UNA NOZIONE AUTONOMA DEL DIRITTO DELL’UNIONE, CHE DEVE ESSERE INTERPRETATA IN MODO UNIFORME SUL TERRITORIO DI QUEST’ULTIMA“. INOLTRE, LA RIVISTA FA NOTARE COME IN QUESTA VICENDA COLPISCE LA STRANA ACCOPPIATA GREENPEACE ( E COMUNQUE VERDI EUROPEI) E LA TUTELA DEI VALORI NON NEGOZIABILI. ACCOPPIATA CHE NON È POI TANTO STRANA SOPRATTUTTO SE SI TIENE PRESENTE IL COMUN DENOMINATORE COSTITUITO DALL’ORDINAMENTO TEDESCO. 3)CONSIDERAZIONI FINALI. DOPO AVER RIPORTATO E ANALIZZATO IL TEMA DELLA TESI NELLE SUE PRINCIPALI IMPLICAZIONI ARRIVO DUNQUE A PROPORRE LE MIE CONSIDERAZIONI FINALI. IL TERRENO DI DISCUSSIONE SULLA SENTENZA UE E LE OPINIONI SCATURITE SU OGNI FRONTE OLTRE AD ESSERE MOLTO VASTO È ANCHE IN CONTINUA EVOLUZIONE. CAPITA SPESSO CHE LE RICERCHE BIOTECNOLOGICHE SMENTISCANO OGGI QUELLO CHE IERI SEMBRAVA VERO. ESSENDO LA RICERCA SULLE STAMINALI MOLTO RECENTE (1998) DA UN LATO SI HANNO POCHE CERTEZZE, DALL’ALTRO SI INTRAVEDE UN NOTEVOLE POTENZIALE DI STUDIO E DI PROBABILI RISULTATI CLINICI TANTO CHE FINO AD OGGI LA RICERCA SULLE STAMINALI SI PUÒ DEFINIRE UN CANTIERE A CIELO APERTO. E’ PASSATO POCO TEMPO DA QUANDO ESSE SONO STATE ISOLATE E LE CONOSCENZE HANNO FATTO PASSI DA GIGANTE, EPPURE ANCORA TROPPO POCO SI SA RIGUARDO A COME IMBRIGLIARE L’ENORME POTENZIALE CHE QUESTE CELLULE HANNO DIMOSTRATO. PUR ESSENDOCI ANNUNCI SENSAZIONALISTICI ED EFFETTIVE SCOPERTE EFFETTUATE, È INDISPENSABILE ANCORA MOLTA RICERCA DI BASE PRIMA DI PENSARE A VERE E PROPRIE APPLICAZIONI CLINICHE AD AMPIO RAGGIO. PERÒ VISTI I RISULTATI INCORAGGIANTI, SAREBBE SBAGLIATO DA PARTE DI GOVERNI METTERE DELLE BARRIERE AD UN TIPO DI RICERCA CHE POTREBBE MIGLIORARE LA VITA A MILIONI DI PERSONE EVITANDO DI CADERE IN PREGIUDIZI IDEOLOGICI O RELIGIOSI. LA SENTENZA DELLA UE, OPINABILE O NO, RAPPRESENTA IN TAL SENSO, ANCHE SU BASI ETICHE–MORALI, IL TENTATIVO DI UNA REGOLAMENTAZIONE DI CANONI SCIENTIFICI ONDE EVITARE UNA RICERCA DA FAR WEST. SENTENZA CHE PER IL MOMENTO VA COMUNQUE A FAVORE DI QUEI PAESI EXTRAEUROPEI, COME L’AMERICA, LA CINA, IL BRASILE, DOVE L’UTILIZZO DELLE STAMINALI EMBRIONALI È GIÀ LIBERO DA VINCOLI, NEI QUALI LE RICERCHE RICEVERANNO UN ULTERIORE IMPULSO DAGLI INVESTIMENTI DELLE INDUSTRIE BIOTECNOLOGICHE E DEI GOVERNI. TALE SITUAZIONE È POTUTA MATURARE PERCHÉ IN EUROPA ESISTE UNA DIVERSITÀ CULTURALE E STORICA CHE HA PORTATO OGNI PAESE A FORMULARE LEGGI LEGGERMENTE DIVERSE SULL’UTILIZZO DEGLI EMBRIONI. IN ALCUNI PAESI ERA LEGALE, IN ALTRI ERA VIETATO. RISULTA EVIDENTE CHE TALE DIVERSITÀ HA CREATO DELLE BARRIERE INSORMONTABILI NELL’AMBITO DELLA RICERCA. ARRIVANDO AL PUNTO CRUCIALE DEL PROBLEMA, MI PERMETTO DI SOLLEVARE UNA CRITICA RIVOLTA SIA A TUTTE LE FIGURE CHE SI MUOVONO NELL’AMBITO DELLA COMUNICAZIONE MEDICO SCIENTIFICA E NON, SIA A TUTTI I MEZZI DI COMUNICAZIONE CARTACEI O DIGITALI. INFATTI, NELLO SVOLGIMENTO DI QUESTA MIA RICERCA, DOPO AVER ESPLORATO MOLTE FONTI D’INFORMAZIONE SIA SU INTERNET CHE NEI MEDIA TRADIZIONALI HO POTUTO NOTARE UNA GRAVE CARENZA DI DIBATTITI E ATTENZIONE AL PROBLEMA. LE FONTI D’INFORMAZIONE SI SONO LIMITATE A RIPORTARE LA NOTIZIA DELLA SENTENZA E AGGIUNGERE UN COMMENTO DI QUALCHE LUMINARE A SECONDA DELLA CONVENIENZA E DELLA LINEA EDITORIALE. TUTTA LA COMUNICAZIONE SI È CONCENTRATA NELLA DATA DEL 18/10/ 2011 QUASI ALLO STADIO DI PURA INFORMAZIONE. A MIO AVVISO ERA COMPITO ANCHE DEI LEGISLATORI DISCUTERE DELLA QUESTIONE CON GLI SCIENZIATI, CON I LEADERS RELIGIOSI, CON GLI SPECIALISTI DELLA BIOETICA, CON I GRUPPI DI PRESSIONE E CON L’OPINIONE PUBBLICA IN GENERALE. OCCORREVA CREARE DISCUSSIONI, TAVOLE ROTONDE, USANDO COME CASSA DI RISONANZA TUTTI I MEZZI DI COMUNICAZIONE. IN ITALIA SAREBBE SERVITO DI PIÙ PARLARE IN MODO UFFICIALE E COLLEGIALE SOLLEVANDO LA PROBLEMATICA DELLE EMBRIONALI IN MODO CONTINUATIVO E PRESSANTE INTERAGENDO CON I CENTRI DECISORI, CON I GOVERNI, CON LE UNIVERSITÀ A LIVELLO EUROPEO FINO AD ARRIVARE A SOLUZIONI VALIDE PER UNA RICERCA REGOLAMENTATA IN MODO DIVERSO CERTAMENTE, MA NON IMPOSTA DALL’ALTO. L’IDEALE SAREBBE STATO CREARE UNA FORTE SINERGIA FRA TUTTE LE FIGURE DELLA SCIENZA E I MEZZI DI COMUNICAZIONE E AFFRONTARE IN BLOCCO TUTTE LE IMPLICAZIONI DELLA QUESTIONE, MA CIÒ NON È AVVENUTO. A QUESTO PUNTO CONSIDERATO CHE ALLA RICERCA MEDICA IN ITALIA È VIETATA QUALSIASI SPERIMENTAZIONE SULL’EMBRIONE UMANO E CHE LA RICERCA CLINICA E SPERIMENTALE È CONSENTITA SOLO A CONDIZIONE CHE SI PERSEGUANO FINALITÀ ESCLUSIVAMENTE TERAPEUTICHE E DIAGNOSTICHE VOLTE ALLA TUTELA DELLA SALUTE E ALLO SVILUPPO DELL’EMBRIONE STESSO E SOLO QUALORA NON SIANO DISPONIBILI METODOLOGIE ALTERNATIVE NON RESTA CHE AGIRE ALMENO IN QUESTA DIREZIONE. —IN TAL SENSO ,ANALIZZANDO LA SENTENZA UE STRETTAMENTE SOTTO IL PROFILO INFORMATIVO E COMUNICATIVO È IL CASO DI FAR NOTARE COME I MEDIA ABBIANO SVOLTO LA PROBLEMATICA SULLA RICERCA DELLE STAMINALI IN MODO INCOMPLETO. PERCHÉ SE DA UN LATO È VERO QUANTO FINORA ESPOSTO , CONSIDERANDO TUTTE LE IMPLICAZIONI DERIVANTI DALLA SENTENZA , DALL’ALTRO LATO LA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA E NON , PUR TENENDO IN CONSIDERAZIONE TUTTE LE OPINIONI E COMMENTI , PRO O CONTRO, HA PREMUTO E SPREMUTO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE TUTTO CIÒ CHE ERA DERIVANTE DA QUEL VERDETTO. IN TAL SENSO SI SONO LETTI UNA INFINITÀ DI ARTICOLI PRESSOCHÉ RIPETITIVI ANCHE SU FONTI DIVERSE ,DIGITALI O CARTACEE. ORA TRALASCIANDO O MENO LA GIUSTEZZA DELLA SENTENZA E LE PROBLEMATICHE CHE ESSA HA INNESCATO È OPPORTUNO FAR NOTARE UNA MANCANZA DI COMUNICAZIONI ED INFORMAZIONI CHE SAREBBERO DOVUTE USCIRE FUORI DAL VASTO E CONTROVERSO PROBLEMA ESAMINATO . CIÒ CHE BALZA AGLI OCCHI DI UN LETTORE SCIENTE IN MATERIA E A MAGGIOR RAGIONE NON SCIENTE SUL PROBLEMA DELLE STAMINALI È LA PRESSOCHÉ ASSOLUTA MANCANZA DI SPIEGAZIONI DI NOTIZIE ALTERNATIVE ATTE A SPIEGARE CHE LA RICERCA SULLE STAMINALI ,SEPPURE NON SU QUELLE EMBRIONALI,COMUNQUE CONTINUA AD ANDARE AVANTI CON ALTRE MODALITÀ. NON È UN CASO CHE OGGI SPESSO SI LEGGONO SUI MEDIA RISULTATI CLINICI RAGGIUNTI ANCHE IN ITALIA PROPRIO DALL’USO DI STAMINALI. TUTTO CIÒ DETERMINA CERTAMENTE CONFUSIONE AL LETTORE, PROPRIO PERCHÉ IN TERMINI COMUNICATIVI LA SPIEGAZIONE DELLA SENTENZA HA DATO L’IDEA , NELLA MODALITÀ ESPOSTA DAI MEDIA ,COME SE FOSSE CADUTO UN MACIGNO A SEPPELLIRE LA RICERCA IN TOTO SULLE STAMINALI. A MAGGIOR RAGIONE SU CHI GIÀ AVEVA MINORI CONOSCENZE SULLA SITUAZIONE SPECIFICA. ERA QUINDI NECESSARIO CHE OGNI SISTEMA MEDIATICO , DIGITALE O CARTACEO SCIENTIFICO E NON, METTESSE IN PROGRAMMA UNA COMUNICAZIONE COMPLETA SULLA SITUAZIONE DELLE STAMINALI DOPO LA SENTENZA UE, E FACESSE RILEVARE L’ESISTENZA DI METODI ALTERNATIVI DI RICERCA . AD ESEMPIO, SENZA DILUNGARMI, CITO LA RIPROGRAMMAZIONE CELLULARE,O LE STAMINALI OTTENUTE DA RICERCATORI STATUNITENSI DAL MIDOLLO OSSEO ADULTO CON LA POSSIBILITÀ “DI FARLE TORNARE INDIETRO NEL TEMPO” E TRAMITE MANIPOLAZIONE TRASFORMATE IN CELLULE CEREBRALI ,IMPIEGATE SU PATOLOGIE NEUROVEGETATIVE ED EVITANDO IL RIGETTO. OPPURE CITARE LE CELLULE STAMINALI OTTENUTE DA UN PARTO PROVENIENTE DA UN CORDONE OMBELICALE . ESSE POSSONO TORNARE UTILI PER MALATTIE SANGUIGNE ,LEUCEMIE,DISTURBI GENETICI, MALATTIE IMMUNITARIE,DIABETE, PARKINSON DISTROFIA MUSCOLARE E CHE SI OTTENGONO SENZA CREARE NESSUN DANNO ALLA MADRE E AL BAMBINO. COSÌ FACENDO I MEDIA AVREBBERO OFFERTO UNA VISIONE PIÙ AMPIA E POSSIBILISTA , PIÙ VICINA OLTREMODO ALLA REALTÀ. SENZA CREARE PER QUESTO ILLUSIONI INUTILI MA OFFRENDO LA POSSIBILITÀ DI UNA SPERANZA A COLORO CHE ASPETTANO FARMACI PER MALATTIE OGGI INGUARIBILI. EVITANDO IN QUESTO MODO DI GENERARE CONFUSIONE SU UN ASPETTO SCIENTIFICO MOLTO PROMETTENTE. INVECE LA COMUNICAZIONE SPINGENDO SU OGNI LATO DELLA SENTENZA UE , HA DIMENTICATO LA CITAZIONE DI QUESTA REALTÀ DI ALTERNATIVE DI RICERCA ,INDISPENSABILE PER UNA COMUNICAZIONE COMPLETA E AD AMPIO RAGGIO NON METTENDO IL LETTORE NELLA CONDIZIONE DI TRARRE LE GIUSTE CONSIDERAZIONI PERSONALI RAGIONANDO SU TUTTI GLI ELEMENTI CHE COMPONGONO LA PROBLEMATICA DELLE “ STAMINALI”. TUTTI I MEDIA E A MAGGIOR RAGIONE I NUOVI MEDIA CON L’AIUTO ANCHE DEI SOCIAL NETWORK TENENDO CONTO DELLA PROFILAZIONE DEL CLIENTE POTREBBERO CONTRIBUIRE AD UN AMPLIAMENTO TRASVERSALE DELLA CONOSCENZA ED UNA MAGGIORE PARTECIPAZIONE DI QUALSIVOGLIA LETTORE, SU PROBLEMATICHE SCIENTIFICHE O DI ALTRO GENERE. PER ORA TUTTO QUESTO NON È AVVENUTO,FATTA SALVA QUALCHE ECCEZIONE.

 

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SCRETI CARLO