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Un pianeta che lascia una scia, come fosse una cometa. E’ quanto ipotizzano un gruppo di astronomi dell’Istituto di Astrofisica di Parigi, dopo aver analizzato i dati raccolti dal telescopio spaziale Hubble. Il pianeta è di tipo gigante gassoso, è cioé fatto per lo più di gas. Orbita molto vicino alla sua stella, ad una distanza appena un trentesimo di quella che separa la Terra dal Sole. Per sua sfortuna, la stella è alquanto turbolenta, emettendo intense esplosioni di energia che lo colpiscono in pieno. Una tale inondazione di energia surriscalda il gas più esterno del pianeta sino a raggiungere temperature di decine di migliaia di gradi. Valori ai quali il gas inizia a scappar via, perché le sue particelle riescono a vincere la forza di attrazione.
UNA COPPIA EXTRASOLARE
C’è una strana coppia di pianeti intorno a una stella a 1200 anni luce da noi. Scoperti grazie al telescopio spaziale Kepler, sono molto vicini fra loro, percorrono quasi la stessa orbita e raggiungono una distanza minima pari ad appena 5 volte quella che separa la Terra dalla Luna. Si tratta di un record, finora non era mai stata vista una coppia planetaria tanto legata: nel Sistema solare i due pianeti più vicini sono Venere e la Terra e distano 20 volte
tanto. Questa coppia, inoltre, è alquanto eccentrica perché i due pianeti sono molto diversi fra loro. Uno assomiglia per dimensioni e composizione al nostro Nettuno, l’altro invece è un grande pianeta roccioso, una super Terra, con una massa pari a circa 4 volte e mezza quella del nostro pianeta. Quali sono i meccanismi che hanno portato questi due oggetti, tanto diversi, a stare così vicini, orbitando intorno alla propria stella a una distanza che è pari a un terzo di quella fra Sole e Mercurio? Il dibattito è aperto, ma questa è l’ennesima prova che esistono sistemi planetari molto diversi dal nostro.
INGANNO GALATTICO
L’immagine ottenuta da Hubble mostra uno scontro fra due galassie, due immensi sistemi stellari che si attraversano reciprocamente formando una sorta di grande X. Almeno: questo è ciò che sembra di vedere perché in realtà le due galassie sono a decine di milioni di anni luce l’una dall’altra. Si tratta di un’immagine che può trarre in inganno, un tranello cosmico nel quale è facile cadere perché non riusciamo ad avere una percezione tridimensionale di quanto vediamo: le immagini offrono visioni piatte che non permettono di cogliere la profondità. Le due galassie in questione sono allineate, una davanti all’altra, ma lontane fra loro. Lo si può capire osservando l’immagine con attenzione: se ci fosse uno scontro in atto, entrambe esibirebbero delle deformazioni e sarebbe anche possibile osservare addensamenti e formazione di nuove stelle nelle regioni gassose. L’immagine, tuttavia, permette di riconoscere dettagli che non sarebbe possibile apprezzare se osservando singolarmente le due galassie: la radiazione luminosa emessa da quella che sta in secondo piano, ad esempio, sottolinea la distribuzione delle zone scure e polverose all’interno della galassia che sta davanti. Anche gli inganni possono avere lati positivi.
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