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La Terra: come è al suo interno?

 

L’INTERNO DELLA TERRA

Che cos’e la terra, cioè il nostro pianeta, e com’è fatto al suo interno? La terra è una sfera, o quasi ma per approssimazione la possiamo in questo caso considerare tale, ed è composta da molti degli elementi che troviamo sulla tavola periodica di chimica (vedi iminerali), ma non tutti perché alcuni sono stati creati artificialmente dall’uomo.
Be di tutti questi elementi, se prendiamo solo i primi 8, questi formano circa il 97% della crosta terrestre sulla quale viviamo, e il più abbondante in assoluto è l’ ossigeno che da solo rappresenta: in peso il 46% e in volume ben il 93.7% della crosta;di tutti gli altri sette nessuno supera il 2%. Gli altri elementi fondamentali sono (con % in peso):silicio (27%), alluminio (8.3%), il ferro (6.2%), il calcio (4.7%),magnesio (2.8%), sodio (2.3%), potassio (1.8%).
Ma che cos’è questa crosta terrestre o litosfera? La crosta è il sottile involucro esterno della terra. Questa crosta può assumere valori variabili di spessore: si va dai 40 km di media della Crosta Continentale ai 10 km, sempre di media, della Crosta Oceanica (in certi punti questa può essere notevolmente più sottile come in vicinanza delle dorsali medio-oceaniche (vedi la tettonica delle placche).

Anche la Crosta Continentale risulta avere spessori variabili raggiungendo anche i 90 Km al di sotto della catena montuosa dell’Himalaya.
A causa di queste profondità non è stato ancora possibile, con le attuali tecniche di perforazione, raggiungere materialmente la “fine” della crosta. La domanda allora giunge spontanea: 
Com’è stato possibile determinare con questa precisione anche la sola differenza di spessore fra Continentale e Oceanica? 
Semplice, si usano le onde sismiche….si si avete capito bene, si sfruttano i terremoti per potere investigare sia sulla struttura che sulla composizione dell’interno del nostro pianeta!! Talvolta addirittura si creano artificialmente, non i terremoti, ma le onde sismiche, con forti esplosioni, per poter indagare per profondità limitate. Ma torniamo alla nostra Terra: i valori di densità media della Terra, confrontati con quella della crosta, mostrano un aumento di densità con la profondità e quindi una non omogenea distribuzione delle masse all’interno del pianeta. Ciò si può realizzare in due modi: o per un continuo e costante aumento della densità, dalla superficie verso l’interno della terra, o per

 salti attraverso superfici di discontinuità. Una superficie di discontinuità è un piano immaginario che divide due porzioni, in questo caso di roccia, con caratteristiche fisiche diverse (durezza, composizione, densità o altro).

Lo studio della propagazione delle onde sismiche (vedi i terremoti)ci dice che la seconda possibilità è quella che effettivamente si ritrova in natura. Prima di passare ad esaminare nel dettaglio la struttura della terra è necessario spiegare come si può studiare quest’ultima con le onde sismiche: un onda, non necessariamente sismica, ma può essere acustica, luminosa ecc., quando incontra una superficie di discontinuità subisce la cosidetta diffrazione: una parte dell’onda penetra attraverso la superficie, mentre un’altra parte vi rimbalza e torna pressappoco nella direzione di provenienza (in realtà non è esattamente così, ma questa non è la sede per trattare il fenomeno nello specifico).