Farmacologia

Le molecole , che storia !

 

Le molecole, che storia!

 

‘I bottoni di Napoleone’, editore Longanesi, dei chimici  Penny Le Couteur  e Jay Burreson non racconta favole ma alcune delle storie che riporta lo sembrano. Sono infatti narrazioni di come certe molecole, per la precisione 17 (piperina, acido ascorbico, glucosio, cellulosa, nitroglicerina, fibroina, fenolo, isoprene, indigotina, acido acetilsalicilico, noretindrone, alcaloidi della segale cornuta, morfina-nicotina-caffeina, acido oleico, cloruro di sodio, freon, chinina) abbiano cambiato l’andamento della storia.

Iniziamo dal titolo, che prende spunto dal fatto che le divise dell’esercito francese avevano i bottoni di stagno, un metallo che ha la proprietà di cambiare la sua forma cristallina con il freddo e di diventare fragile e facilmente sbriciolabile. Questo ha fatto sì che, durante la campagna di Russia, le casacche dei soldati, rimaste prive di bottoni, scioltisi per le basse temperature, non abbiano più protetto dal freddo i soldati francesi, aggravando la loro già difficile condizione. Insomma, un modo nuovo di guardare alla storia dal punto di vista della chimica.

Altri gli esempi riportati, come la storia legata alla molecola dell’acido ascorbico, la vitamina C. La sua carenza nell’alimentazione provoca lo scorbuto, una malattia che, nel periodo delle grandi scoperte geografiche, colpiva molti marinai rischiando di provocare alta mortalità sulle imbarcazioni. Nel momento in cui vennero caricati  sulle navi agrumi ricchi di questa sostanza, la navigazione ebbe un nuovo impulso e riprese 

la scoperta di nuove terre.  

Si parla poi della rivoluzione industriale, che deve il suo inizio ai profitti realizzati da due composti, lo zucchero e il cotone. La seta, invece, originaria della Cina, contribuì allo sviluppo delle basi finanziarie del Rinascimento italiano, mentre la gomma rivoluzionò il trasporto su strada.

All’origine di trasformazioni storiche ci sono, quindi, ricordano Le Couteur e Burreson, molecole o gruppi di molecole, quali la polvere da sparo (salnitro, zolfo e carbonio) usata dai cinesi nell’anno 1000 prima per i fuochi d’artificio e poi come arma; i primi disinfettanti derivati da sostanze coloranti; l’aspirina ricavata dalla corteccia del salice 
Un libro simpatico, adatto  agli appassionati della materia, ma soprattutto ai curiosi.

Ilaria Santoni

Fonte: Ilaria Santoni, Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree, S. Michele all’Adige