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Una nanoparticella arresta la sclerosi multipla

 

UNA NANOPARTICELLA ARRESTA LA SCLEROSI MULTIPLA

 

 

 

Un tipo di nanoparticella biodegradabile si e’ dimostrata capace di trasportare in modo efficace un antigene che induce il sistema immunitario a non attaccare piu’ la mielina, processo alla base della sclerosi multipla. Lo studio della Northwestern University e’ stato pubblicato sulla rivista Nature Biotechnology. La nuova tecnica nanotecnologica potra’ essere applicata a una varieta’ di malattie autoimmuni, incluso il diabete di tipo 1, le allergie alimentari e alcune allergie come l’asma. Nella sclerosi multipla, il sistema immunitario attacca la membrana mielinica che isola le cellule nervose nel cervelllo, midollo spinale e nervo ottico. Quando l’isolamento e’ distrutto, i segnali elettrici non sono piu’ capaci di viaggiare. La nanoparticella creata dai ricercatori è in

 grado di trasportare un antigene che aiuta il sistema immunitario a riconoscere la mielina e a far sì che essa non diventi oggetto della sua reazione. La nanoparticella e’ costituita da acido lattico e acido glicolico, metaboliti naturali del corpo umano, sostanza approvata dalla Fda e sviluppata da Lonnie Shea, professore di ingegneria chimica e biologica. Shea e il suo team hanno effettuato test con diversi tipi di nanoparticelle scoprendo che quelle di 500 nanometri riuscivano a regolare la risposta immunitaria. 

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