Commissione Ecomafie,ILVA : La situazione a Taranto è un completo disastro .
BARI – La situazione mbientale della provincia e della città di Taranto si può qualificare in un vero e proprio quadro di disastro. Così la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti definisce la situazione ambientale tarantina nella relazione che presenta oggi a Bari.
La Commissione ha constatato – si legge nella relazione – come “solo l’intervento
della magistratura ha determinato un effettivo impulso all’attività della pubblica
amministrazione, il che è certamente inaccettabile dal momento che l’avvio di
un’attività giudiziaria è sintomatico della tardività o dell’inefficienza dell’azione
amministrativa”.Infatti negli ultimi sei mesi le Asl del territorio tarantino hanno
registrato un +50% in più di ricoveri legati a patologie tumorali. A rivelare
questi inquietanti dati è il servizio farmaceutico della ASL. A Taranto, “si registra
un’alta percentuale di patologie respiratorie insieme a una più alta spesa
farmaceutica rispetto alla media nazionale. –Complessivamente nel primo
semestre 2012, a Taranto, si è avuto un aumento di circa 1,5 milioni di euro per i
farmaci innovativi per la cura di varie patologie. Tra questi gli antitumorali
incidono per circa il 60%“. E non è tutto: negli ambulatori si registra addirittura
un aumento del 60% di day hospital e del 40% di accessi nel reparto di
oncologia. Ma c’è chi invita a prendere i dati “con le molle”: «I dati comunicati
ieri – ha detto l’assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia
Ettore Attolinia margine della presentazione che si è svolta a Taranto del primo
centro sperimentale ‘Salute e ambiente’ in Puglia – si riferiscono ai ricoveri in un
solo reparto della provincia di Taranto. Stiamo parlando dell’aumento dei
ricoveri in un solo reparto oncologico». «I primi dati reali che ho a disposizione,
che riguardano il primo trimestre, sui quali si possono fare valutazioni, parlano –
ha sottolineato Attolini – di un incremento dei ricoveri nei reparti di oncologia del
10 per cento, non del 50, da 148 a 166. Mentre nei primi tre mesi del 2011 di quei
pazienti, il 93 per cento proveniva da Taranto e dalla sua provincia, nei primi tre
mesi del 2012 la percentuale di tarantini è del 70 per cento». Questo – ha concluso
– vuol dire che il 26-28 per cento proveniva da altre province e da altre
regioni». E le autorità che cosa stanno facendo per migliorare la
situazione ambientale dell’Ilva? “Ormai è questione di qualche giorno – ha
detto il ministro della Salute, Renato Balduzzi, che invita ad attendere i numeri
definitivi per avere un quadro completo della situazione – sia per i dati definitivi
dell’aggiornamento del progetto Sentieri, sia per i dati del monitoraggio biologico
su un certo numero di allevatori delle zone circostanti sia per altri dati, che per
una serie di percorsi stanno arrivando tutti a disposizione nello stesso momento”.
“Quello che è certo – ha aggiunto Balduzzi – è che la zona di Taranto e di alcuni
comuni vicini è territorio che da tempo presenta delle criticità di carattere
ambientale e sanitario. Ora si tratta di capire esattamente in quali termini si
pongono queste criticità, per orientare meglio sia lepolitiche di risposta
sanitaria, sia l’azione di bonifica ambientale e industriale”.
Mentre le autorità continuano ad aspettare, un tarantino su due rischia di morire di cancro.
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