Bocciata la comunicazione dei governi europei
L’Europa della crisi non sa comunicare. Dai politici non arrivano spiegazioni chiare della situazione nell’area euro né soluzioni credibili. E’ questo il quadro che emerge da un sondaggio online condotto sui comunicatori di 23 paesi da Infinite Latitude, rete globale di agenzie di Relazioni Pubbliche, di cui fa parte Competence come rappresentante italiano del network. Su circa 100 professionisti operanti in
aziende e in agenzie di consulenza, l’81% ha dichiarato che i governi non sono stati in grado di comunicare in maniera credibile un percorso chiaro verso una soluzione alla crisi. Il 77% degli intervistati sostiene che i governi non sono riusciti a presentare una visione chiara di come sarà l’Europa del futuro dopo la crisi. L’81% di tutti gli intervistati ha dichiarato di non aver preparato dei piani speciali di fronte all’eventualità che possa saltare la zona euro. I risultati parlano chiaro ed esprimono giudizi molto negativi: in una scala da 1 a 5, il punteggio medio assegnato sulla capacità di comunicare le cause della crisi è di 2,3, così come la capacità di comunicare una soluzione alla crisi è 1,8 e addirittura a 1,72 quando si tratta di valutare quanto i governi abbiano veicolato una immagine chiara su come dovrebbe essere l’Europa unita del futuro, dopo la crisi. A fronte di questa incapacità dei governi di offrire un’immagine chiara e credibile, secondo Lorenzo Brufani, General Manager di Competence, “non stupisce che molti cittadini europei siano contrari alle misure di salvataggio prese dai governi e che manifestino il loro dissenso anche attraverso violente proteste di piazza. Dovrebbe essere ormai palese che invece la comunicazione riveste un ruolo sempre più strategico per il futuro politico ed economico della zona euro”
fonte.adginforma.it
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