Ambiente

Provare sulla propria pelle “l’effetto serra”

 

SONO INIZIATE PER LE SCUOLE LE GIORNATE DEL CLIMA

     

Particolare ed innovativa iniziativa messo a punto  quest’anno da  Accademia Kronos sotto l’egida del Ministero dell’Ambiente. L’Accademia  infatti  ha iniziato a coinvolgere le scuole di ogni ordine e grado per  la giornata del clima. Lo scopo è  di far provare direttamente sulla “pelle” degli studenti cos’è l’effetto serra.

50 o 60 studenti alla volta, con i loro insegnanti, a giorni alterni arrivano a Ronciglione provenienti da città come Civitavecchia, Ladispoli, Roma stessa, ecc. – Appena scendono dai pullman vengono fatti accomodare dentro l’aula didattica dell’associazione e subito coinvolti nella misurazione della temperatura, della concentrazione di CO2 e del grado di attenzione. I 

valori che si riscontrano vengono segnati su una grande lavagna, poi si procede ad una vera e propria lezione per far conoscere i meccanismi che sono alla base del riscaldamento globale e dei conseguenti cambiamenti climatici. Si passa poi ad una breve proiezione che meglio illustra il fenomeno. Alla fine della lezione, della durata massima di un ora, si torna a misurare i valori di CO2 nell’aula, nonché la temperatura. Ad esempio se all’inizio della lezione si era a 450 ppm di CO2  dopo un ora generalmente si registrano 2.000 ppm e la temperatura alla fine mostra un aumento di 3 o 4 gradi. Tutto ciò avviene in un aula ed è questa una dimostrazione scientifica di ciò che accade a livello planetario, ovviamente con valori molto più bassi. Questa esperienza riesce sempre ad impressionare e sensibilizzare gli studenti, al punto che è necessario porre un termine alle innumerevoli domande che gli stessi pongono agli operatori dell’associazione. Alla fine della lezione docenti e discenti vengono portati alla riserva naturale del Lago di Vico per visitare i faggi e scoprire perché resistono ancora a quote così basse. L’habitat di questi alberi infatti è a quote più elevate, da 800 metri in su, il fatto che si trovano a 500 metri di altezza è il risultato dell’ultima glaciazione terrestre che abbassò le temperature su tutta l’Europa fino a 4 o 5 gradi di media, consentendo a questi alberi, che amano l’umidità e il freddo, di scendere sotto la loro quota di sviluppo. Ma ora con l’innalzamento della temperatura planetaria sono a rischio estinzione e alcuni segni già lo dimostrano; segni che vengono fatti notare agli studenti.

 

Filippo Mariani -Accademia Kronos