Dopo l’approvazione del parlamento alla sperimentazione con il Metodo Stamina del Dott. Vannoni, finanziata anche con 3 milioni di euro per 18 mesi, si riportano i commenti del presidente di Stamina. “Siamo disponibili alla sperimentazione e a dare la metodica al ministero, ovviamente a patto che la metodica non venga cambiata – ha detto -. Vedremo se l’Aifa rispetterà quello che il Parlamento ha detto oltre a quello che ha scritto nella legge”. “Ci saranno tutta una serie di indicazioni e di valutazioni che raccoglieremo dal Ministero
della Salute e che proporremo noi nell’ottica di trovare un punto di accordo nel quadro della legge approvata. Nell’insieme, però – prosegue Vannoni -, esprimo pienamente il mio rammarico perché il testo che è diventato legge, al contrario di quello che era stato votato all’unanimità dal Senato inizialmente, risponde più all’interesse della comunità scientifica italiana e della burocrazia e non assolutamente alle esigenze dei pazienti”. “La sperimentazione, così come è stata definita dalla legge, sarà possibile solo su un centinaio di pazienti, numero molto lontano dai 18mila che ci hanno fatto la richiesta.” Dichiarazioni che fanno il proseguo a quanto dichiarato in precedenza dal Dott. Vannoni in merito ai suoi dubbi sulla trasformazione della sperimentazione con il decreto legislativo prima e legge ora. No comment invece dagli Spedali Civili di Brescia, dove le terapie vengono somministrate ai pazienti: “Aspettiamo di vedere l’iter, i criteri e le modalità di applicazione del decreto per esprimere una nostra posizione – spiega un portavoce -. Aspettiamo di avere un quadro più definito e di avere una situazione più chiara e completa. Quindi, al momento non entriamo nel merito della questione ma aspettiamo la conclusione dell’iter”. (molecularlab)
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