Il WWF ha presentato oggi il primo Rapporto sulla Biodiversità, in streaming su http://www.wwf.it/streamingwwf.cfm realizzato con il contributo della Società Italiana di Ecologia a insieme a due messaggi lanciati con forza: il primo alle istituzioni, per dare finalmente valore al capitale naturale con 10 proposte concrete e il secondo ai cittadini, per dare un supporto concreto all’azione di tutela attraverso l’adozione simbolica, in vista del Natale, di una specie a rischio estinzione o di uno dei celebri panda di cartapesta che dal 3 al 17 dicembre saranno all’asta su eBay, in edizione limitata, numerata, personalizzata da artisti naturalisti (il n. 1 è di Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia), ragazzi delle scuole d’arte e personaggi amati dal grande pubblico come Raphael Gualazzi, Fiorello, Aldo Giovanni e Giacomo, i Negramaro, Elisa, Giorgia, Dario Vergassola e Licia Colò, Bevilacqua e Silver, Laura Morante, Flavia Pennetta, Alessandro Borghese, Panariello, Massimiliano Rosolino, Federica Pellegrini, Michele Placido, Francesco Facchinetti e tanti altri che hanno deciso di sposare la campagna Natale WWF, perché “i regali inutili sono in via di estinzione” (www.wwf.it/pandinispecial).
Francesca Riccardi
RAPPORTO WWF SULLA BIODIVERSITA’
WWF: “DARE VALORE ALLA NATURA, L’UNICO FUTURO CHE ABBIAMO”
Presentato il primo rapporto WWF sulla biodiversità, con le 10 PROPOSTE PER IL CAPITALE NATURALE
NATALE SOLIDALE PER AIUTARE LA NATURA: ALL’ASTA SU EBAY I PANDA PERSONALIZZATI DALLE STAR
www.wwf.it/natale
Un pianeta ricchissimo di vita, abitato da circa 5 milioni di specie animali e vegetali, con 18.000 nuove specie di piante e animali descritte ogni anno e 49 scoperte al giorno negli angoli più remoti del pianeta, a formare un sistema che supporta la vita, non solo della natura ma anche dell’uomo, insieme ai nostri sistemi economici e sociali. Ma allo stesso tempo un quadro drammatico che vede un tasso di estinzione dovuto alle attività umane di 1.000 volte superiore al tasso di estinzione naturale, con popolazioni di vertebrati diminuite di un terzo negli ultimi quarant’anni, 21.286 specie a rischio estinzione su 71.576 considerate dall’IUCN, e un’ “impronta” fisica dell’uomo sul pianeta pari a quasi il 50% di tutte le terre emerse, con ormai solo un quarto della biosfera in una situazione ancora “selvatica”, quando nel 1700 più della metà della biosfera era in condizioni selvatiche e il 45% in uno stato seminaturale.
È la fotografia che emerge dal primo rapporto WWF sulla biodiversità, in Italia e nel mondo, realizzato con il contributo della Società Italiana di Ecologia e presentato oggi a Roma insieme a due messaggi lanciati con forza: il primo alle istituzioni, per dare finalmente valore al capitale naturale, in vista della Conferenza Nazionale sulla Biodiversità organizzata dal Ministero dell’Ambiente per l’11 e 12 dicembre, con 10 proposte concrete, da uno specifico Comitato, alla legge per la contabilità ecologica fino al catalogo dei sussidi dannosi o favorevoli. Il secondo ai cittadini, per dare un supporto concreto all’azione di tutela attraverso l’adozione simbolica, in vista del Natale, di una specie a rischio estinzione o di uno dei celebri panda di cartapesta che dal 3 al 17 dicembre saranno all’asta su eBay, in edizione limitata, numerata, personalizzata da artisti naturalisti (il n. 1 è di Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia), ragazzi delle scuole d’arte e personaggi amati dal grande pubblico come Raphael Gualazzi, Fiorello, Aldo Giovanni e Giacomo, i Negramaro, Elisa, Giorgia, Dario Vergassola e Licia Colò, Bevilacqua e Silver, Laura Morante, Flavia Pennetta, Alessandro Borghese, Panariello, Massimiliano Rosolino, Federica Pellegrini, Michele Placido, Francesco Facchinetti e tanti altri che hanno deciso di sposare la campagna Natale WWF, perché “i regali inutili sono in via di estinzione” (www.wwf.it/pandinispecial).
“Il mondo ha perseguito modelli di sviluppo basati sulla crescita continua che hanno intaccato drammaticamente il capitale naturale del pianeta, senza il quale non può esistere né benessere né sviluppo per l’intera umanità – ha detto Gianfranco Bologna, direttore scientifico WWF Italia e curatore del rapporto – Mettere “in conto” la natura è la nostra vera legge di stabilità. Alle istituzioni chiediamo di porre al centro dei sistemi politici ed economici il capitale naturale e gli straordinari servizi che gli ecosistemi ci offrono, gratuitamente, tutti i giorni, perché solo così potremo avere una politica sana che mira al benessere e allo sviluppo delle persone. Ai cittadini chiediamo di sostenere il nostro impegno quotidiano perché questo capitale naturale sia sempre al sicuro e vitale, a beneficio della natura e del nostro futuro sul pianeta.”
LE SPECIE BANDIERA: I numeri delle specie bandiera su cui il WWF concentra la propria azione sono drammaticamente bassi: del Rinoceronte di Giava restano appena 50/60 individui, 270 del Rinoceronte di Sumatra, minacciati dal bracconaggio per la richiesta del corno; di tigri restano 3.200 individui, con 3 sottospecie su 9 già estinte, la Lince iberica conta tra gli 80 e i 140 individui; gli elefanti africani, di foresta e di savana, contano 400.000-580.000 individui, ma erano 1.300.000 negli anni ’70, e di elefanti indiani restano appena 4.000-50.000; i gorilla di montagna sono 860/880, decimati da deforestazione e ricerca del petrolio. Sono solo 1.600 i panda giganti (come i 1.600 panda di cartapesta adottabili come “regalo esemplare” per Natale).
FOCUS ITALIA: IL “BORSINO DELLE SPECIE”: Dopo tanti anni di battaglie e azione sul campo, alcune delle nostre specie simbolo hanno visto un miglioramento nel loro status, ma si stima che il 31% dei vertebrati in Italia sia tuttora a rischio estinzione. Il rapporto WWF stila il “borsino delle specie” per indicare chi sale e chi scende. Tra le specie che “salgono”, il lupo è passato da 100 esemplari nel 1970 ai circa 1500 esemplari di oggi; l’orso delle Alpi da 3-5 individui nel 1990 a più di 40; il camoscio appenninico, da 600 esemplari nel 1990 a circa 2000; il grifone da 20 coppie nel 1990 a più di 100 coppie; l’airone guardabuoi che non era più presente nel 1980, oggi conta più di 1000 coppie; la cicogna bianca passata da 0 a 100 coppie dal 1970 a oggi, il fenicottero, assente nel 1980 e oggi specie simbolo con 3000 coppie. Sono invece in forte contrazione specie come la gallina prataiola, che nel 1970 contava 1000 esemplari in Puglia mentre oggi sono 5-10; il gambero di fiume, che ha perso il 90% del proprio areale dal 1960 a oggi e altri come il gallo cedrone, la pernice bianca, l’ululone, la tartaruga di mare e le testuggini d’acqua e di Hermann, di cui non ci sono dati numerici precisi ma che hanno subito un forte declino. Mentre sono stabili su numeri bassissimi specie simbolo come l’orso bruno marsicano, con 40-46 individui, la foca monaca (3-5) o la lince (3-5).
I NUMERI DELLA NATURA IN ITALIA: L’Italia è un paese ricchissimo di biodiversità. Rispetto al totale di specie presenti in Europa, in Italia si contano oltre il 30% di specie animali e quasi il 50% di quelle vegetali, su di una superficie di circa 1/30 di quella del continente. La fauna è stimata in 58.000 specie, di cui circa 55.000 di Invertebrati (95%), 1812 di Protozoi (3%) e 1265 di Vertebrati (2%), con un’incidenza complessiva di specie endemiche pari a circa il 30%. La flora è costituita da oltre 6.700 specie di piante vascolari (di cui il 15% endemiche), 851 di Muschi e 279 Epatiche. Per quanto riguarda i Funghi, sono conosciute circa 20.000 specie di Macromiceti e Mixomiceti. Complessivamente il 12% del territorio italiano è tutelato da aree protette, in linea con gli obiettivi delle convenzioni internazionali, mentre il 21% del paese rientra nella Rete Natura 2000, ovvero Siti di Interesse Comunitario (SIC) e Zone a Protezione Speciale (ZPS) identificate in risposta alle direttive europee Habitat e Uccelli.
IL MERCATO ILLEGALE DI NATURA: Il rapporto WWF ricorda anche come il commercio internazionale di fauna e flora selvatiche – regolamentato dalla CITES – sia uno dei mercati più floridi e oggi rappresenti una seria minaccia per migliaia di specie tra cui elefanti, rinoceronti e tigri. Nel 2009, il network TRAFFIC (creato da IUCN e WWF per contrastare il commercio illegale) ha stimato il valore dei prodotti di fauna selvatica importati legalmente a livello globale a circa 250 miliardi di euro l’anno, di cui 100 miliardi solo in Europa, per il legname si parla di 200 miliardi di dollari, mentre altri 100 miliardi interessano il “seafood”. Il commercio illegale è stimato tra i 10 e i 23 miliardi di dollari l’anno per la pesca, 7 miliardi di dollari l’anno per il legname, 7,8-10 miliardi di dollari l’anno per le altre specie. Dal 2005 al 2009, la CITES ha registrato una media annua in commercio di oltre 317.000 uccelli vivi, poco più di 2 milioni di rettili vivi, 2,5 milioni di pelli di coccodrillo, 1,5 milioni di pelli di lucertole, 2,1 milioni di pelli di serpente, 73 tonnellate di caviale, oltre un milione di pezzi di corallo e quasi 20.000 trofei di caccia, con sequestri di oltre 12.000 prodotti proveniente dal commercio illegale di animali selvatici nell’UE. L’Italia è il primo mercato al mondo per il commercio di pelli di rettile, tra i primi importatori al mondo di legnami dal bacino del Congo nell’Africa centrale e uno dei maggiori mercati la mondo per il Ramino.
IL DECALOGO WWF PER DARE VALORE ALLA NATURA
Per garantire la tutela e il benessere dei sistemi naturali, che costituiscono la base del nostro benessere e sviluppo, anche economico, il rapporto WWF presenta un decalogo di proposte per proteggere la natura e renderla economicamente “visibile”: 1) Un Comitato per il capitale naturale, istituito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, composto da istituizioni ed esperti, tra cui i ministri dell’ambiente, dell’economia, del lavoro e delle politiche sociali, delle infrastrutture e trasporti, delle politiche agricole, dal Governatore della Banca d’Italia, dai presidenti dell’Istituto nazionale di statistica e del CNR. 2) Una legge che integri con una contabilità ecologica la contabilità econoimca superando i limiti del PIL e seguendo le metodologie definite dalle Nazioni Unite. 3) Un PON (Programma Operativo Nazionale) “Ambiente” per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia Nazionale per la Biodviersità (SBN), come come già previsto dal Ministero dell’Ambiente. 4) L’identificazione di compiti e responsabilità ai diversi livelli amministrativi, nazionali, regionali e locali, per l’attuazione degli obiettivi individuati nelle 15 aree di lavoro della SNB. 5) Il rafforzamento da parte del Ministero dell’Ambiente dell’azione integrata delle aree protette nazionali attraverso la definizione di obiettivi specifici e di indicatori sull’efficacia di azione. 6) L’introduzione di un nuovo capitolo nel Bilancio del Ministero dell’Ambiente che garantisca una specifica linea di finanziamento pluriennale per l’attuazione della SBN. 7) La realizzazione di materiale informativo e divulgativo sulla SBN. 8) La verifica di coerenza tra i piani e programmi economici settoriali nazionali e regionali con gli obiettivi della SBN, grazie all’applicazione di procedure di Valutazione Ambientale Strategica. 9) L’introduzione di strumenti per il Pagamento dei Servizi Ecosistemici (PES) nei bilanci pubblici e nei settori privati agevolando produzioni e attività certificate. 10) L’istituzione, ad opera del Ministero dell’Ambiente, di un Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e di quelli ambientalmente favorevoli, in accordo con le raccomandazioni OCSE all’Italia e con la dichiarazione della conferenza ONU sullo sviluppo sostenibile Rio+20.
IL RAPPORTO COMPLETO E L’ABSTRACT A QUESTO LINK – SPOT VIDEO: We are all connected – FOTOGALLERY SPECIE E PANDINI QUI:http://upload.wwf.it/ufficiostampa/File/Campagna_Natale_WWF_2013/ – PER LE TV VIDEO BIODIVERSITA’ QUI
SCHEDA CAMPAGNA NATALE – 1
OPERAZIONE PANDA SPECIAL!
L’ASTA SU EBAY e la campagna WWF per un Natale che aiuta il Pianeta – www.wwf.it
“I regali inutili sono in via d’estinzione!” Si apre così, sotto lo sguardo tenero del panda, la nuova campagna WWF per un Natale che aiuti il Pianeta, le specie a rischio estinzione da adottare, i paradisi naturali da salvare, perché nonostante la crisi il Natale resta il momento per sognare, e il sogno di un pianeta più vivo si può ancora realizzare, anche attraverso regali che sostengono la tutela della natura.
L’attesissima novità di quest’anno è la possibilità di mettere sotto l’albero i celebri pandini di cartapesta che negli ultimi anni hanno animato i più importanti eventi WWF per richiamare l’attenzione sulla natura a rischio e i cambiamenti climatici, facendo innamorare grandi, piccoli e anche tante celebrities. Da oggi tutti potranno sceglierli come regalo “esemplare”, in edizione limitata e numerata – 1600 come gli ultimi 1600 panda rimasti in natura – a fronte di una donazione su www.wwf.it/natale per supportare i progetti WWF sul campo. E dal 3 dicembre i panda andranno all’asta su EBAY con una serie speciale personalizzata, dipinta, firmata da artisti, fumettisti e personaggi amati dal grande pubblico, che hanno sposato la campagna Natale del WWF. L’asta avverrà in due diverse tornate:
Dal 3 al 10 dicembre si potranno adottare: il “natural panda” di Fulco Pratesi (il n. 1); il pandino jazz di Raphael Gualazzi; il panda “tre in uno” di Aldo, Giovanni e Giacomo; il panda “artico” firmato da Giorgia; il panda “Chiaro di luna” di Licia Colò e Dario Vergassola; il pandino chef di Alessandro Borghese; il “pantigre” di Mannarino “Il cambiamento è possibile”; il pandino rock “Hey! Negrita”; il panda di Bevilacqua “A Panda piace… il panda!”; la collezione di 10 pandini naturalistici di Guido Daniele “Cosa c’è dietro al panda” che vede dipinti sul dorso dei panda le specie e gli habitat simbolo per i quali il WWF si batte da anni (il panda bruno, il panda polare, il panda tigrato, il panda dumbo/proboscidato, il panda mannaro, il panda maculato, e poi il panda jungla, il panda fiorito in versione per lei & per lui, il panda Amazzonia, il panda Bamboo). Alcuni dei panda firmati dalle celebrities sono stati dipinti dai ragazzi del liceo artistico ex De Chirico di Roma.
Dall’11 al 17 dicembre, per la seconda tornata, andranno all’asta tra gli altri, anche quelli personalizzati da Fiorello, Negramaro, Elisa, Flavia Pennetta, Laura Morante, Silver (Lupo Alberto), Michele Placido, Giorgio Panariello, Federica Pellegrini, Massimiliano Rosolino e Natalia Titova, Francesco Facchinetti, Neri Marcorè, Nicoletta Romanoff e Giorgio Pasotti, Madalina Ghenea, i comici di Zelig1, gli artisti naturalisti amici del WWF Massimiliano Lipperi, Marco Preziosi, Alessandro Troisi, Iole Eulalia Rosa, Fabrizio Carbone, Federico Gemma, Elisabetta Mitrovic, Graziano Ottaviani.
Ogni Pandino è rigorosamente numerato perché non ne esistono altri uguali. E’ realizzato in cartapesta, modellato e rifinito a mano grazie alla collaborazione di Alisea e “Le Botteghe della Cartapesta”, cooperativa sociale che ha come scopo primario l’integrazione delle persone con disabilità. E’ ecologico al 100% perché realizzato grazie al recupero e riutilizzo dei magazine WWF in anni di attività editoriale.
Anche Cruciani C, che quest’anno ha dedicato al panda un’edizione speciale del noto braccialetto, supporta la campagna Natale WWF ospitando un pandino di cartapesta nelle proprie vetrine di Milano, Verona, Assisi, Forte dei Marmi.
1600 PANDINI PER 1 MONDO MIGLIORE: Era il 1961 quando un pubblicitario, un professore, un avvocato, un pittore e un ornitologo fondarono il World Wildlife Fund. La loro missione era difendere la natura e, come ogni missione che si rispetti, aveva bisogno di un simbolo così semplice e potente da arrivare ovunque. Quel simbolo non poteva che essere il panda: un animale bellissimo, nero su bianco come un progetto, che con il suo sguardo intenso è riuscito, nel tempo, a catturare l’attenzione internazionale e conquistare tutti. Sono passati più di cinquant’anni da allora e il WWF lotta ancora contro una deriva ambientale sempre più difficile da arginare. Il panda – segno inconfondibile di tante battaglie vinte – esiste ancora, ma la sua estinzione è vicina. Ne rimangono soltanto 1.600 esemplari in tutto pianeta: un numero che fa paura, ma che è anche una certezza da cui partire per sensibilizzare la popolazione mondiale sul tema delle specie in pericolo.
Il WWF ringrazia Tiziana Rocca Comunicazione per il coinvolgimento di tante celebrities.
SCHEDA CAMPAGNA NATALE – 2
UN REGALO A CHI SE LO MERITA: ADOTTA UNA SPECIE A RISCHIO!
Insieme all’operazione “panda special” torna anche quest’anno la proposta “evergreen” del WWF: l’adozione di una specie a rischio, per sostenere in concreto le quotidiane battaglie e azioni di tutela che possono salvarle dall’estinzione.
Da più di cinquant’anni il WWF è all’azione in tutto il mondo per salvare specie e ambienti straordinari oggi drammaticamente in pericolo a causa del cambiamento climatico, della distruzione degli habitat o della mano diretta dell’uomo. Nel 2050 potrebbe sopravvivere solo il 25% degli orsi polari presenti oggi nella banchisa artica, in tutto il mondo restano solo 3200 tigri (meno 97% dall’inizio del secolo scorso), la maggior parte delle popolazioni di gorilla potrebbe sparire in soli 10 anni. In Italia l’orso bruno, simbolo dei nostri Parchi, conta appena 100 individui tra Alpi e Appennini e ogni anno oltre 100 lupi, su un totale di 800-1500, finiscono nei lacci dei bracconieri, impallinati o vittima di bocconi avvelenati. Per fermare tutto questo servono risorse e aiuti concreti.
Per questo, l’invito WWF per Natale è di “fare un regalo a chi se lo merita”, regalando l’adozione simbolica di orsi bruni e polari, tigri, elefanti, lupi, gorilla e tante altre specie carismatiche che rischiamo di perdere per sempre. I contributi raccolti sostengono azioni concrete come l’acquisto di ricetrasmittenti per le pattuglie antibracconaggio, la cura degli animali feriti o sottratti illegalmente alla natura, l’ampliamento delle aree protette in Italia e nel mondo. In cambio si ricevono peluche, certificati d’adozione, adesivi, immagini e, con l’esclusiva App “WWF Adoption” per iPhone e Android, approfondimenti e notizie sulle specie minacciate e speciali download per dare al proprio smartphone un carattere “selvaggio”.
L’adozione simbolica di una specie rappresenta un contributo essenziale alla salvaguardia delle specie in via d’estinzione. I contributi raccolti, infatti, sostengono progetti di conservazione WWF sul campo in tutto il mondo e il lavoro delle centinaia di ricercatori ed esperti che ogni giorno operano sul territorio per proteggere le specie in pericolo. Adottare una specie africana, ad esempio, significa contribuire a combattere la deforestazione, sostenere le pattuglie antibracconaggio per difendere gorilla ed elefanti, aumentare la superficie delle aree protette. Con 40 euro si assicura la dotazione di ricetrasmittenti per le truppe antibracconaggio in Nepal, una delle regioni chiave impegnate nella difesa e tutela delle ultime tigri rimaste. Con 20 euro al giorno si può pagare la spesa quotidiana per la gestione e la riabilitazione di un animale sottratto illegalmente alla natura come gli oranghi o gli scimpanzé. Adottare un orso bruno significa sostenere l’acquisto di recinzioni elettrificate e il recupero di vecchi frutteti abbandonati per favorire la convivenza tra uomo e predatore. E aiutando le specie il WWF aiuta anche le comunità locali, sviluppando attività economiche sostenibili, promuovendo un turismo responsabile che non danneggia l’ambiente, aiutandole a vivere la meravigliosa ricchezza della natura che li circonda rispettandola e valorizzando la sua importanza.
Il WWF propone diverse formule di adozioni. Con l’adozione semplice (30 euro) si riceve a casa il certificato personalizzato con il nome del “genitore adottivo”, la scheda sulla specie adottata e una lettera di Fulco Pratesi, presidente onorario WWF Italia. L’adozione digitale (30 euro, disponibile anche nella versione “I WWF you” per anniversari o ricorrenze) regala un wallpaper, lo screensaver e la firma digitale con bellissime immagini della specie adottata, e può essere inviata il giorno stesso o nella data che si preferisce. Per chi preferisci adottare in modo digitale c’è anche l’esclusiva mobile App “WWF Adoption” per iPhone e Android con tante news e approfondimenti sulle specie adottate. Con l’adozione con peluche (50 euro), invece, oltre alla scheda e al certificato d’adozione si riceve un peluche della specie richiesta, perfetto per l’albero di Natale. Il peluche è certificato secondo rigorosi standard ambientali, con la certificazione OKO ed è ideale sia per adulti che per bambini. Il kit dell’adozione con peluche comprende, infine, una shopper ecologica di carta cemento che nasce dal riciclo e riuso di materiale industriale, certificata fsc, da utilizzare tutti i giorni, per essere “ambasciatori WWF”. E se l’adozione è un regalo, è possibile inviare al destinatario una e-card augurale. Infine sono disponibili le adozioni “Trio” (125 euro) dedicate ai quattro grandi habitat condivisi dalle specie nei diversi continenti. Con un solo gesto, l’adozione di un trio permette di intervenire a tutela delle tre specie, di cui si riceveranno i tre kit completi (comprensivi di peluche, certificato, scheda, lettera di Fulco Pratesi e shopper).
A chi vuole sentirsi parte di una grande squadra che difende la natura in tutto il mondo, si può anche regalare l’iscrizione al WWF: bastano 30 euro per ricevere la tessera, l’abbonamento alla rivista Panda anche in versione digitale e l’accesso gratuito a tutte le Oasi del WWF in Italia. Sul sito anche calendari, tazze, prodotti bio “Terre dell’Oasi” e tanto altro…
WWF Italia
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