Comunicazioni Scientifiche

RENDERE PIU’ VELOCE L’ACCESSO ALLE SPERIMENTAZIONI CLINICHE PER I MALATI DI SLA.

 AL SUMMIT MONDIALE AISLA:

“AL VIA FAST TRACK PER LE SPERIMENTAZIONI CLINICHE”

 

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin al summit mondiale sulla SLA in corso a Milano e ospitato da AISLA ha annunciato la partenza di un tavolo di lavoro per ridurre i tempi delle sperimentazioni cliniche. Massimo Mauro, presidente di AISLA: “Siamo soddisfatti della decisione del Ministro che risponde alle richieste di AISLA per rendere più veloce l’accesso alle sperimentazioni per i malati di SLA, nel rispetto delle regole scientifiche internazionali a tutela dei pazienti”. 

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Milano- dicembre 2013 – Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha annunciato oggi all’apertura del convegno scientifico mondiale sulla SLA in corso a Milano fino all’8 dicembre e ospitato da AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, l’avvio dei lavori per una “fast track” in Italia, con il coinvolgimento di esperti internazionali, per abbreviare i tempi delle sperimentazioni cliniche. Il Ministro ha anche espresso l’impegno a rendere il Fondo per le Non Autosufficienze, arrivato fino a 350 milioni, stabile nel tempo e non incerto ogni anno per rispondere ai bisogni dei malati e delle famiglie.

 La richiesta di una “fast track” per le sperimentazioni è stata avanzata da AISLA e da altre Associazioni che operano a tutela dei malati di SLA e delle malattie neuromuscolari nel corso di un incontro tenutosi presso il Ministero della Salute lo scorso maggio.

 La SLA e molte malattie neuromuscolari sono patologie per cui non si conoscono ancora con certezza le cause e per le quali non esistono terapie efficaci per arrestarle e guarirle. Queste comportano la progressiva perdita di autonomia rendendo le persone non più in grado di muoversi, comunicare e respirare in maniera autonoma, fino all’esito infausto che può avvenire per varie cause tra cui l’insufficienza respiratoria, che nel caso della SLA si verifica in media dopo circa 3-5 anni dall’esordio dei primi sintomi.

La sola speranza dei malati è poter contare su tempi quanto più brevi possibili di approvazione e attivazione delle sperimentazioni, avere informazioni adeguate e complete sui risultati dei vari trials in corso ed eventualmente potervi accedere in tempi più rapidi pur nella tutela della propria salute. In linea teorica oggi, infatti, l’attesa per l’autorizzazione a iniziare una sperimentazione sarebbe di oltre di sette mesi, ai quali vanno aggiunti i ritardi nelle risposte del centro promotore della sperimentazione e le eventuali obiezioni delle autorità competenti. Possono trascorrere anche anni prima dell’inizio di una sperimentazione: un tempo troppo lungo per i pazienti.

 “Per questi motivi – spiega Massimo Mauro, presidente di AISLA – abbiamo proposto al Ministero della salute la costituzione di un gruppo di lavoro composto, oltre che da rappresentanti delle Associazioni, anche da quanti sono impegnati nei processi di approvazione e autorizzazione e dai rappresentanti delle associazioni di categoria dedicate alla conduzione delle sperimentazioni cliniche. Il nostro obiettivo – prosegue il presidente di AISLA – è individuare le azioni possibili per ridurre le tempistiche di attesa e creare una fast track per l’approvazione e l’accesso ai trials, senza prescindere dal rispetto delle regole internazionalmente riconosciute a tutela dei pazienti e della bontà scientifica della sperimentazione. Con l’annuncio di oggi – conclude Massimo Mauro – abbiamo ottenuto la disponibilità del Ministro e speriamo che il gruppo di lavoro possa essere operativo nel più breve tempo possibile per dare risposte immediate ai pazienti”.

 Il 24° Simposio Internazionale sulla SLA in corso a Milano fino all’8 dicembrepresso l’Atahotel Quark (Via Lampedusa 11/A, Milano) è la più grande conferenza medico-scientifica annuale sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica e sulle malattie del motoneurone.

L’appuntamento, organizzato dalla MNDA – Motor Neurone Disease Association, in collaborazione con l’International Alliance of ALS/MND Associations, la federazione che unisce le principali associazioni di malati di SLA in tutto il mondo, ogni anno si svolge in un Paese diverso e quest’anno è ospitato in Italia, da AISLA in occasione dei 30 anni dalla sua fondazione.

 Il simposio che per questa edizione 2013 conta più di mille iscritti si conferma il più importante momento di scambio a livello internazionale tra scienziati, medici, terapisti, psicologi, pazienti e familiari.

 Una delle sessioni più attese è quella relativa alle sperimentazioni terapeutiche  che si terrà sabato 7 dicembre dalle 16 alle 18 nel corso della quale saranno illustrati dal professor Jeremy M. Shefner, professore di neurologia presso l’ Upstate Medical University in Syracuse, NY, i risultati del trial con il farmaco “Tirasemtiv”, progettato per stimolare e migliorare l’attività muscolare e lo stato funzionale dei pazienti Sla.

Saranno inoltre illustrati i risultati dello studio di fase II del farmaco “NP001” in grado di interferire sulla componente neuroinfiammatoria della Sla, a cura del professor R. Miller (University NY, USA) e i risultati del primo studio italiano con somministrazione intraspinale di cellule staminali neurali fetali in pazienti Sla, curata dalla professoressa Letizia Mazzini (neurologa responsabile del Centro Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara).  In programma anche la presentazione dei dati preliminari dello studio dei pazienti trattati con somministrazione intrarachidea di cellule staminali mesenchimali differenziate nella produzione di fattori neurotrofici a cura del professor D.  Karussis (Hadassah Hebrew University Hospital di Gerusalemme, Israele).

AISLA Onlus nasce nel 1983 con l’obiettivo di diventare il soggetto nazionale di riferimento per la tutela, l’assistenza e la cura dei malati di SLA, favorendo l’informazione, la ricerca e la formazione sulla malattia e stimolando le strutture competenti a una presa in carico adeguata e qualificata dei malati. L’Associazione attualmente conta 60 rappresentanze territoriali in 19 regioni italiane e 1636 soci grazie al lavoro di oltre 200 volontari e di 8 collaboratori.

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