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ll trattamento e lo smaltimento dei rifiuti contenenti Amianto: situazione italiana
La gestione di fine-vita dei prodotti contenenti Amianto costituisce un problema sia dal punto di vista tecnico, in relazione alla potenziale esposizione a fibre di amianto dei lavoratori e della popolazione, sia dal punto di vista della capacità di smaltimento esistente a livello nazionale. Nell’ambito del progetto Amianto, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, finanziato dal Ministero della Salute e ritenuto la prima attuazione del Piano Nazionale Amianto, si è concordato di organizzare una giornata di lavoro finalizzata ad approfondire detti aspetti problematici, mettendo a confronto le esperienze ad oggi maturate e soprattutto individuando le necessità future di conoscenza.
L’Istituto Superiore di Sanità, come gli altri Enti che partecipano all’organizzazione del Convegno, è coinvolto attivamente nella tematica Amianto sin dai primi studi che mettevano in luce la pericolosità di tale materiale, ed oggi, ancor più di prima, è coinvolto nelle valutazioni dell’impatto sanitario connesso alle varie fasi di gestione dei rifiuti contenenti amianto (RCA), tematica che ha sempre più un interesse di Sanità Pubblica sia a livello nazionale che internazionale.
Scopo e obiettivi
Confronto, coinvolgimento degli attori interessati e divulgazione delle conoscenze sulla gestione di fine-vita dei prodotti contenenti Amianto.
I danni dell’amianto, e le conseguenze derivanti da una troppo prolungata esposizione alle sue fibre, sono purtroppo un argomento quanto mai attuale nello specifico momento che stiamo attraversando.
Soprattutto per la salute del nostro organismo, infatti, e per le malattie che essi potrebbero generare, i danni dell’amianto meritano di essere presi in grandissima considerazione e vanno valutati quanto più seriamente possibile per quelle che sono le condizioni in cui riversano le zone maggiormente a rischio.
Ma vediamo adesso, di seguito in questo articolo, di spiegare in maniera precisa e dettagliata quali sono effettivamente i danni dell’amianto sulla salute e sul corpo umano!
Le conseguenze e i danni dell’amianto sulla nostra salute
Di per sé, l’amianto non è un materiale pericoloso. Diventa fonte di grande preoccupazione, invece, l’eventualità che le sue particelle vengano sprigionate nell’aria (magari per il verificarsi di eventi estremamente fortuiti quali un piccolo sfregamento, un urto, una lavorazione e così via…). Inalate dal corpo umano, infatti, le particelle di cui sopra possono generare i cosiddetti pericolosissimi danni dell’amianto. Essi, del resto, possono avere ripercussioni anche molto gravi sull’organismo che ad esso si è esposto e generare malattie tra le più gravi e letali.
Andando ad occludere i bronchi, infatti, l’amianto (che ricordiamo può frazionarsi anche in pezzettini davvero molto piccoli), può dare vita alle problematiche che descriveremo nel prossimo paragrafo.
Le malattie e i danni dell’amianto
Come promesso, ecco dunque alcune tra le malattie e i disturbi causati sull’organismo dai danni dell’amianto:
– cancro al polmone
Tra i più gravi e pericolosi danni dell’amianto, spicca senza ombra di dubbio il tumore del polmone. Anche a distanza di 15-20 anni, infatti, l’esposizione alle fibre a cui abbiamo accennato all’inizio di questo articolo, possono dare vita a neoplasie davvero molto gravi, aggravate ovviamente dall’abitudine del soggetto di fumare una dose consistente di sigarette ogni giorno.
– asbestosi
Figurante tra quelli che sono i principali processi degenerativi del polmone, l’asbestosi può presentarsi anche a soli 10-15 anni dall’esposizione e consta nella formazione di cicatrici che, gradualmente, ispessiscono il tessuto polmonare e rendono sempre più difficoltoso lo scambio di ossigeno col sangue. La conseguenza più diretta? Senza dubbio, la possibilità di incappare in una grave insufficienza respiratoria.
– mesotelioma pleurico-peritoneale
Tra i tumori maligni al polmone più aggressivi, il mesotelioma pleurico-peritoneale colpisce la pleura, ovvero la membrana sierosa che riveste il polmone e gli organi della zona addominale. Bastano poche dosi di amianto, purtroppo, perché tale tipologia di carcinoma inizi a svilupparsi, anche a 25 anni di distanza.
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