Agrobio

OLIO D’OLIVA: ITALIA HA REGOLE ED ETICHETTATURA PIU’ SEVERE D’EUROPA

Le dichiarazioni degli onorevoli Mongiello e Oliverio e del T. Col. De Franceschi (CFS)

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On. Colomba Mongiello: Nel settore dell’olio d’oliva siamo riusciti a costruire un sistema di regole sull’etichettatura e ad introdurre sanzioni penali e finanziarie più severe decidendo di essere più rigorosi dell’Europa, più disciplinati dell’Europa, più accorti dell’Europa. Ecco perché in Europa non ci capiscono, non ci vogliono capire. Per una volta siamo noi, l’Italia, il modello da copiare per rendere più equo, trasparente, legale un mercato in cui hanno avuto troppo peso i Paesi che il cibo non lo producono e le aziende che hanno speculato sulla debolezza degli agricoltori, l’inefficacia delle norme, l’opacità delle filiere produttive.

On. Nicodemo Oliverio: Il Parlamento si è attivato per articolare norme e sanzioni adeguate alla tutela del made in Italy. Mentre noi proponiamo le etichette che valorizzano l’origine, però, altri avanzano l’etichettatura semaforica per continuare a regolare il traffico commerciale a proprio uso e consumo; arrivando anche a spacciare per ‘insani’ alimenti che, al contrario, garantiscono salute e vita. Alimenti che compongono la Dieta Mediterranea, dichiarata patrimonio dell’umanità perché sintesi di una cultura millenaria e presidio salutistico ben più importante di tanti farmaci in commercio.

T. Col. Amedeo De Franceschi: Sono state di importanza straordinaria per le attività di contrasto alla contraffazione nel settore oleario le previsioni contenute nel capo IV della legge 9 del 14 gennaio 2013. In particolare per quanto attiene al rafforzamento degli istituti processuali e investigativi con l’estensione ai reati connessi agli artt 515, 516 e 517 quater dell’ausilio di intercettazioni o comunicazioni telefoniche, in quanto come è noto agli addetti ai lavori non esiste al momento nessuna analisi forense che sappia discriminare tra miscele legali e miscele illegali ovvero realizzate con olio lampante o deodorato. È stato inoltre il primo provvedimento che ha recepito sul territorio nazionale alcuni divieti previsti dalla normativa comunitaria  dal 2009  ad oggi ovvero da quando è stato introdotto l’obbligo dell’origine in etichetta, come ad esempio quelli contenuti nel capo II della legge relativi alle caratteristiche organolettiche degli oli in etichetta non previsti dalle norme comunitarie.

 

Attività operativa del Corpo forestale dello Stato nel settore agroalimentare e agro ambientale per l’anno 2013

Reati accertati

Persone segnalate all’Autorità Giudiziaria

Sanzioni amministrative

Importo notificato

Controlli effettuati

Operazioni complesse

175

204

1039

4.794.350

6.653

53

 

 

 

Roma, 29 gennaio 2014