Il sito archeologico, che si trova nei sotterranei della Pinacoteca Ambrosiana, presentato questa mattina alla stampa, mostra, una parte (circa un ventesimo), dell’antica piazza forense, di forma rettangolare che misurava 55 x 160 metri.
Per festeggiare con la città, da giovedi’ 30 gennaio a domenica 2 febbraio 2014, l’ingresso sarà gratuito, poi si pagherà un biglietto di 3 euro (apertura ogni primo sabato del mese).
Il Foro di Milano rappresentava la piazza principale della civitas romana, dove si svolgevano le maggiori attività civili e religiose. E sorge proprio alle fondamenta della Pinacoteca milanese, nell’area urbana attualmente compresa tra piazza Pio XI, piazza San Sepolcro e via della Zecca, che ospitava la platea forensis, la sede dei principali edifici pubblici: la Curia (luogo di riunione del Senato locale), la Basilica (in cui era amministrata la giustizia), il Capitolium (il tempio dedicato alla “Triade Capitolina”: Giove, Giunone e Minerva), le tabernae (negozi, botteghe artigiane, luoghi di ristorazione).
La scoperta è stata del tutto casuale: i reperti sono venuti alla luce durante i lavori di restauro della Biblioteca Ambrosiana, tra il 1990 e il 1992, rivelando una piccola parte della piazza del Foro. Il nuovo allestimento è ora in grado di mostrare una parte della pavimentazione, costituita da lastre di pietra bianca, detta ‘di Verona’ usata a partire dal 1° secolo dopo Cristo.
Inoltre, lungo un lato del lastricato si notano un piccolo canale dove scorrevano le acque piovane e i gradini che conducevano alle botteghe e alle osterie. Ad aiutare l’immaginazione del visitatore ci sono apparati iconografici e audiovisivi. Come sostiene Luca Bressan, Vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale della Diocesi Ambrosiana, “oggi l’inaugurazione solenne di un tratto, piccolo se volete, ma non per questo minore, della Milano romana, quella citta’ frequentata da Costantino, da Ambrogio, da Agostino, si pone come un altro tassello di quelle offerte culturali che la Chiesa di Milano, tramite le proprie gloriose Istituzioni si prepara ad offrire al mondo nell’imminente scadenza dell’Expo”. “L’alto significato simbolico di questo luogo – osserva Cristina Cappellini, Assessore alle Culture, Identita’ e Autonomie della Regione Lombardia – rende ancora piu’ importante che i cittadini possano accedervi e fruirne e questo intervento di allestimento, realizzato con il contributo di Regione Lombardia, restituisce finalmente quest’area ai visitatori”.
Soddisfazione da parte di Franco Buzzi, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana: “Oggi, dopo gli anni ’90, siamo in grado di scoprire gli spazi adiacenti alla chiesa, tutti facenti parte del Foro, su cui transitavano, certamente le persone più umili dell’antica Mediolanum, ma anche le massime personalità che, da ogni parte del mediterraneo, si incrociavano a Milano: Mediolanum, vale a dire “Terra di mezzo”. “L’apertura al pubblico dell’area archeologica del Foro romano a Milano – ricorda Anna Maria Fedeli, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia – conclude idealmente oltre un secolo di scoperte, ricerche e studi volti all’identificazione del monumento cardine dell’urbanistica dell’antica Mediolanum”.
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