Un evento raro quanto straordinario: dalla Scozia fino al Galles il cielo notturno si è colorato di rosso e di verde.
Il Galles sicuramente è la regione più colpita al mondo dall’inizio del 2014 a causa di eventi meteo estremi e da strani fenomeni. Prima le alluvioni che hanno messo sott’acqua interi paesi, poi tempeste di mare infinite durate più di un mese con onde alte anche 8 metri che hanno spazzato via intere spiagge e, inoltrandosi nella terra ferma, hanno fatto emergere i resti di un antica foresta preistorica, poi venti che hanno superato i 170 Km/h e che hanno scoperchiato tetti e abbattuto alberi. Ora invece aurore boreali che illuminano i cieli notturni. Insomma un anno da non dimenticare per gli abitanti del Galles. E’ rarissimo che le aurore boreali possano spingersi fino a latitudini così basse, l’ultima volta che è accaduto in Inghilterra, ma non con questa intensità, è stato nel 1990. Sappiamo tutti che questi fenomeni sono attribuiti al vento solare che si infrange sullo scudo geomagnetico della Terra. Le aurore sia boreali che australi si manifestano quando il nostro Sole è in attività intensa, quando sulla sua superficie si creano tempeste geomagnetiche di straordinaria violenza. In particolare ciò si manifesta dall’interazione di particelle cariche (protoni ed elettroni) lanciate dal Sole sulla nostra ionosfera (atmosfera tra i 100 – 500 km). Tali particelle eccitano gli atomi dell’atmosfera che diseccitandosi in seguito emettono luce di varie lunghezze d’onda. Le aurore visibili ad occhio nudo sono prodotte dagli elettroni, mentre quelle di protoni possono essere osservate solo con l’ausilio di particolari strumenti, sia da terra sia dallo spazio.
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