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La Lipu chiede di fare chiarezza e chiede alla Regione Abruzzo di sospendere le autorizzazioni. “Serve una programmazione seria”. Due esemplari di grifone, un raro avvoltoio di grandi dimensioni con apertura alare fino a 2,6 metri, sono stati ritrovati morti ai piedi di un impianto eolico nel Comune di Collarmele, in Abruzzo, nel Parco regionale del Sirente-Velino, quasi certamente uccisi dall’impatto con le pale. A denunciarlo è oggi la Lipu-BirdLife Italia, che chiede alla Magistratura di fare chiarezza su quanto successo.
“Su questo impianto – dichiara Stefano Allavena, consigliere nazionale e delegato Abruzzo Lipu – presentammo alcuni anni fa osservazioni al Comitato Via della Regione, evidenziando tra l’altro l’ovvio pericolo per grifoni, aquile reali e altri rapaci. Ma il progetto fu ugualmente approvato. E non è certamente da escludere che nella zona, negli ultimi anni, altri grifoni e altri uccelli siano stati uccisi dalle pale eoliche senza che se ne siano stati trovati i resti”.
“E’ questa un’area – aggiunge Allavena – dove i grifoni si vedono frequentemente e da qualche anno, a pochissimi chilometri di distanza, si è insediata una piccola colonia nidificante. E’ indispensabile a questo punto che la Regione sospenda le autorizzazioni fino a quando non sarà stata fatta una programmazione seria che individui le aree dove è possibile realizzare nuovi impianti, escludendo quelle a maggior valore ambientale e paesistico, in accordo anche con quanto richiesto dal ministero dell’Ambiente alla Regione Abruzzo nel 2012”.
“Abbiamo denunciato più volte il pericolo rappresentato da questi impianti di grandi dimensioni per avvoltoi, aquile reali e altri uccelli veleggiatori – aggiunge Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu – Inoltre, la mancanza di una seria programmazione ha causato la localizzazione di innumerevoli impianti in zone di maggior pregio e importanza per la presenza e il passaggio migratorio di specie rare e particolarmente protette da direttive comunitarie e leggi nazionali, senza contare l’impatto paesaggistico”.
Malgrado le migliaia di torri eoliche già realizzate, altrettanti progetti sono stati presentati e potrebbero essere realizzati in questo regime da “far West”. L’unica possibilità di intervento efficace, ormai, rimane quella di agire con urgenza sul rubinetto dei sussidi ventennali a nuove centrali: proprio in questi giorni le “aste” del Gse (Gestore servizi elettrici) rischiano di essere emanate se il Governo non interverrà.
La popolazione di grifone in Italia è formata da una novantina di coppieriproduttive dislocate tra Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia e Abruzzo, dove la specie è stata reintrodotta negli anni Novanta del secolo scorso. In Europa il 90% della popolazione è concentrato in Spagna.
Il grifone è classificato nella Lista rossa italiana (2012) come “Cr” (Critically endangered) ossia minacciata di estinzione in modo critico.
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