L’ITALIA PRIMA NELLA RICERCA ASTROFISICA MONDIALE


QUATTRO A RAPPRESENTARE IL NOSTRO PAESE E TRA LORO PAOLO GIOMMI DELL’AGENZIA SPAZIALE ITALIANA

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È quanto riporta “The world’s most influential scientific minds 2014”, l’ultima analisi dell’istituto di ricerca Thomson Reuters. Oltre a Giommi, altri tre gli italiani selezionati tra ‘menti scientifiche più influenti’ del 2014.

  Sono quattro gli italiani al vertice della ricerca astrofisica mondiale, secondo l’ultima analisi dell’istituto di ricerca Thomson Reuters: Paolo Giommi, responsabile dell’ASI Science Data Center (ASDC) dell’Agenzia Spaziale Italiana, Patrizia Caraveo, direttore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano dell’INAF, Andrea Cimatti, Professore Ordinario dell’Università di Bologna e associato INAF, Alvio Renzini dell’Osservatorio Astronomico di Padova dell’INAF, adesso in pensione (l’unico presente nella classifica precedente, pubblicata nel 2001).

 Per compilare la prestigiosa classifica, quest’anno Thomson Reuters ha voluto modificare le modalità di analisi, in modo da non penalizzare i ricercatori più giovani. L’istituto si è basato su due parametri, pubblicazioni scientifiche e citazioni, in modo da attestare non solo il numero di articoli pubblicati, ma anche l’importanza per le ricerche del settore. Seguendo questa procedura, Thomson Reuters ha selezionato circa 3200 scienziati divisi in 21 campi di ricerca. Tra gli Highly Cited Researchers, 55 dichiarano una affiliazione italiana, si tratta di meno del 2% del totale, ma la percentuale non è uguale in tutti i campi: nella Space Science, per esempio, si arriva a circa il 4%. La rosa dei quattro astrofisici top del nostro Paese  compaiono proprio nella sezione Space Science del report.

 “Questo risultato –  ha sottolineato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Prof. Roberto Battiston –  conferma quanto l’astrofisica italiana sia un’eccellenza scientifica a livello mondiale. Ed è anche un importante riconoscimento del ruolo svolto dall’ASI Science Data Center (ASDC), per il quale lavorano circa 40 ricercatori di INAF e INFN, dedicato alla fornitura di prodotti e servizi per la comunità scientifica, che riguardano in particolare l’archiviazione e l’elaborazione dei dati relativi alle missioni spaziali di Osservazione dell’Universo.”