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“I disturbi neuropsichici dell’età evolutiva sono in forte crescita ma i servizi di assistenza e cura calano drammaticamente”
Il 26° Congresso Nazionale della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, tenutosi a Roma dal 10 al 14 Settembre e a cui hanno partecipato oltre 400 specialisti, ha eletto come Presidente la dottoressa Antonella Costantino.
Costantino è attualmente Direttore dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza e dell’Area Omogenea Salute Mentale, Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale Fondazione IRCCS “Ca’ Granda”, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
I disturbi neuropsichici dell’età evolutiva sono tra i disturbi più diffusi nell’infanzia ma, purtroppo, ancora troppo poco considerati. Colpiscono 1 bambino/adolescente ogni 5, con disturbi molto diversi tra loro che vanno dall’autismo all’epilessia, dalla depressione al disturbo del linguaggio, dalla dislessia alla disabilità intellettiva, dalle paralisi cerebrali infantili alle sindromi genetiche rare, dalle malattie neurodegenerative a quelle neuromuscolari e molte altre.
Benché nella maggior parte delle situazioni un trattamento precoce e tempestivo possa modificare la prognosi, meno di 1 bambino/adolescente su 4 riesce ad accedere alle cure di cui ha necessità. Si stima che non siano più di 600.000 gli utenti dei servizi pubblici di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza a fronte di una popolazione complessiva sofferente di circa 3,6 milioni unità.
Negli ultimi 10 anni, il numero dei pazienti seguiti dai servizi di Neuropsichiatria infantile e adolescenziale è quasi raddoppiato (+5% nuove richieste all’anno dal 2004 ad oggi), mentre il numero degli operatori continua a diminuire (-10% solo nell’ultimo anno).
Il risultato è che ogni utente riceve sempre meno interventi, e le famiglie devono ricorrere sempre di più al privato, con costi rilevanti che in tempi di crisi economica sono sempre meno in grado di sostenere.
“Si tratta di gravi problemi – ricorda Antonella Costantino – che SINPIA ha anche segnalato in un documento inviato recentemente al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. L’Italia ha ottimi modelli e buone normative, però non sempre applicate, e vi sono ampie disuguaglianze intra e inter-regionali. A fronte di Regioni nelle quali è stato creato negli anni un adeguato sistema di servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ed è sostanzialmente garantita ai bambini ed alle famiglie la presa in carico e la terapia, ve ne sono molte altre nelle quali mancano le strutture. In particolare, mancano i reparti per i ricoveri e le strutture semiresidenziali e residenziali terapeutiche, nonché a volte anche gli stessi servizi territoriali e/o il personale, o non sono comunque previste tutte le figure multidisciplinari necessarie per i percorsi terapeutici”.
SINPIA
La Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza è una Associazione Scientifica che ha per scopo lo sviluppo della ricerca e la promozione dell’aggiornamento culturale nell’ambito della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle patologie neurologiche, neuropsicologiche e/o psichiatriche dell’infanzia e dell’adolescenza (da 0 a 18 anni) e di tutti i disordini dello sviluppo del bambino nelle sue varie linee di espressione (psicomotoria, linguistica, cognitiva, intellettiva, relazionale). Si prefigge inoltre la valorizzazione di tali attività in tutte le sedi ed istituzioni regionali, nazionali ed internazionali, che legiferano in materia sanitaria e/o sociale e che sono deputate alla tutela della salute della collettività.
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