Roma -10 febbraio 2014- “La lotta alla contraffazione deve essere rafforzata e l’attività del Consiglio Nazionale rappresenta un efficace strumento che raggruppa in un unico organismo tutte le forze che quotidianamente combattono un fenomeno che procura un grave danno all’economia del Paese”. Lo ha affermato il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato in occasione dell’insediamento del Consiglio Nazionale Anticontraffazione (CNAC) per il biennio 2014-2015.
Il Consiglio, presieduto dallo stesso Ministro Zanonato e composto da rappresentanti di 11 ministeri e dall’ANCI nominati con decreto del 5 febbraio scorso è aperto, altresì, all’apporto consultivo di rappresentanti delle Forze dell’Ordine, delle Forze Produttive e dei Consumatori. Alla riunione, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, hanno partecipato anche rappresentanti dell’Agenzia delle Dogane, di Confindustria, di Confagricoltura, di Confartigianato, di Confapi, di Confesercenti, di Confcommercio, della Confederazione Italiana Agricoltori, della CNA, di CNCU, di Coldireti e di Unioncamere.
Nel dettaglio, le competenze del CNAC si fondano sul Piano Nazionale Anticontraffazione, definito a novembre 2012 in occasione degli Stati Generali della Lotta alla Contraffazione e sulle priorità in esso definite.
“Tali priorità – ha sottolineato il Ministro – saranno attualizzate in modo costante in base ai mutamenti che interverranno nelle politiche e negli assetti istituzionali preposti al contrasto. Gli sforzi, peraltro, saranno intensificati in vista di due importanti occasioni come la Presidenza di turno dell’Italia dell’Unione Europea e l’Expo 2015. Saranno appuntamenti che ci consentiranno di dare autorevolezza alla progettualità del Consiglio Nazionale Anticontraffazione considerato già miglior pratica in Europa”. “Due occasioni- ha detto ancora il Ministro- in cui diventa prioritario sfruttare tutte le sinergie per tutelare soprattutto il marchio dei marchi e cioè il Made in Italy. Per questo motivo non si deve perdere tempo e le riunioni del CNAC devono essere intensificate, se possibile, anche a cadenza mensile”.
Con il nuovo Consiglio Nazionale Anticontraffazione viene confermato l’assetto di governance che favorisce il dialogo e la collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali e associativi rappresentanti del mondo imprenditoriale e della società civile, per il perseguimento della sua missione rappresentata da “indirizzo, impulso e coordinamento delle azioni strategiche intraprese da ogni amministrazione per migliorare l’insieme dell’azione di contrasto della contraffazione a livello nazionale”.
Gli ambiti strategici del lavoro del CNAC sono dunque:
– Tutela del Made in Italy;
– Enforcement (inteso come controllo e repressione delle violazioni e come rafforzamento del presidio normativo e territoriale);
– Lotta alla contraffazione via internet.
In relazione a questi ambiti, il Consiglio è chiamato a lavorare nel corso del suo mandato, elaborando strategie e proposte puntuali che costituiranno il punto di riferimento delle attività condotte a livello nazionale da tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nella lotta alla contraffazione.
mise.gov.it
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