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Il mio Sindaco faceva il sarto e prendeva 80 mila lire.

 

Regione Lazio : 264 bonifici senza nome e 1800 euro di mozzarelle: così Fiorito dilapidava il conto del Pdl. Nessuno sapeva.

Non si placa la polemica sullo scandalo alla Regione Lazio, dopo le dimissioni annunciate dai consiglieri del Pd. L’ex tesoriere interrogato lunedì su spese e fatture gonfiate

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Scandalo Regione Lazio, il sistema di truffe di Franco Fiorito 

Lunedì 24 settembre, per Franco Fiorito, è stato il giorno dell’interrogatorio a Viterbo. L’ex sindaco di Anagni e capogruppo Pdl alla Regione Lazio, indagato per peculato dalla Procura della Repubblica di Roma e assistito dall’avvocato Carlo Taormina, é stato chiamato a dire la sua su certe fatture, pare gonfiate, presentategli con richiesta di rimborso dal consigliere regionale viterbese e suo successore Francesco Battistoni. Intanto, spuntano 264 bonifici senza intestatario né causale usciti dai conti del partito, e lo scandalo che ha coinvolto tutta la giunta e la sua gestione fondi monta, per un totale di oltre un milione e centomila euro. I pagamenti, anche di 100 mila euro in un solo giorno erano destinati a collaboratori esterni, 42 solo tra dicembre 2011 e gennaio 2012. Alcuni di loro ricevevano compensi doppi per non si sa bene che cosa, il 9 maggio 2012 vengono spesi 1.380 euro in formaggi in un caseificio sulla Casilina, come da prassi di sistema 

senza rendere rintracciabili il chi e il perché dell’uso di quel denaro. Ci si aspettano ancora molti altri altarini dalle 102 pagine che documentano due anni di movimenti in uscita del conto Unicredit 0000401372093, “Gruppo Consiliare Popolo della libertà – via della Pisana 130”, un conto da cui sono stati spesi 5 milioni e 900 mila euro di fondi destinati al funzionamento del Gruppo. Entro la fine di questa settimana, ci sarà la consegna da parte della Guardia di finanza al procuratore aggiunto Alberto Caperna e al sostituto Alberto Pioletti della prima relazione che rendiconta le spese di Fiorito.

fonte:politica italiana