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Teletrasportare le informazioni
Anche se siamo ancora lontani “anni luce” dall’immaginario collettivo evocato dal teletrasporto di Star Treck, un gruppo di ricercatori olandesi del Kavli Institute of Nanoscience della Delft University of Technology ha compiuto il primo passo verso il teletrasporto delle informazioni, avvalendosi della fisica quantistica e riuscendo a teletrasportare informazioni tra due bit quantici separati, per l’appunto, da tre metri. Nonostante in passato fossero già stati condotti esperimenti di successo di questo tipo, ciò che rende unico questo studio è il livello di replicazione mai registrato prima ovvero il 100% di efficienza. Un risultato importante non solo a livello scientifico ma anche per le implicazioni innovative che potrebbero scaturire da questo studio, aprendo la strada all’applicazione pratica della meccanica quantistica. Mettendo in discussione il Paradosso EPR, elaborato da Albert Einstein, Boris Podolsky e Nathan Rosen, che dubitava dell’”Entanglement quantistico”, un fenomeno nel quale coppie o gruppi di particelle sono generate o interagiscono in un modo per cui lo stato quantistico di ogni singola particella non può essere descritto in forma indipendente, i ricercatori hanno invece dimostrato ripetutamente che l’entanglement funziona anche a distanze maggiori di tre metri, come ad esempio un chilometro e più. Utilizzando due chip costituiti da diamanti, conservati nell’elio liquido, e raggi laser, sono stati in grado di realizzare il trasferimento della cosiddetta informazione quantistica (nel caso specifico lo stato di spin di un elettrone, uno degli elementi che concorre a definire lo stato quantico) da un punto A ad un punto B senza spostamento della materia fisica alla quale questa informazione è legata. Gli scienziati stanno già guardando oltre questa grande scoperta, non solo pensando a come migliorare il trasferimento delle informazioni ma ipotizzando la realizzazione di computer quantistici, basati sui fenomeni della meccanica quantistica, come l’entanglement o la sovrapposizione, e che sfruttano i bit quantistici, dotati di capacità di calcolo enormi e in grado di operare a velocità inimmaginabili rispetto alle macchine tradizionali, garantendo così comunicazioni super sicure.
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