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Dovrebbe essere usato per controllare e prevenire le epidemie
Parigi/New York, 29 maggio 2014 – Un vaccino orale contro il colera ha garantito alle persone esposte un livello di protezione dell’86% durante una recente epidemia in Guinea. Lo rivela uno studio condotto da Epicentre – il centro di ricerca epidemiologica dell’organizzazione medico umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) – e dal Ministero della Salute della Guinea, che viene pubblicato oggi dal New England Journal of Medicine (NEJM). Lo studio è il primo a dimostrare che questo particolare vaccino orale contro il colera fornisce protezione rapidamente e a supportare il suo utilizzo per il controllo di future epidemie.
“Non avendo mai documentato l’efficacia di questo nuovo vaccino durante un’epidemia reale, non avevamo abbastanza informazioni rispetto al suo potenziale come strumento di controllo di un’epidemia di colera” dichiara Francisco Luquero, principale ricercatore dello studio, “Adesso sappiamo che il vaccino orale contro il colera conferisce un alto livello di protezione nelle aree colpite dall’epidemia e che vaccinarsi contro questa malattia mortale può e deve essere una delle misure da mettere in atto allo scoppio di un’epidemia, insieme alle altre misure di prevenzione e controllo.”
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stoccato scorte di questo vaccino da usare durante le emergenze.
Lo studio di Epicentre ha analizzato l’efficacia di due dosi complete di Shanchol – uno dei due vaccini orali contro il colera pre-qualificati dall’OMS disponibili attualmente – nei primi mesi successivi alla somministrazione. Tra le due opzioni disponibili, lo Shanchol è considerata la più appropriata per i paesi in via di sviluppo, perché è molto più economica, più facile da produrre e più facile da trasportare e conservare.
Lo studio pubblicato sul NEJM è parte di un’ampia analisi condotta da Epicentre sul vaccino orale contro il colera in Guinea nel 2012, il primo studio mai condotto durante un’epidemia in Africa.
A partire dall’aprile 2012, per un periodo di sei settimane, il Ministero della Salute della Guinea e MSF hanno somministrato 316.250 dosi di vaccini, in due cicli, nei distretti costieri di Boffa e Forecariahover. La campagna di vaccinazione ha avuto un buon successo, con una copertura del 75,8% a Boffa, e del 75,9% a Forecariahover.
“Abbiamo dimostrato che, attraverso un’adeguata pianificazione e una presenza capillare nelle comunità, è effettivamente possibile vaccinare centinaia di migliaia di persone anche in un’area remota, con una popolazione dall’elevata mobilità e in un periodo di tempo relativamente breve,” dichiara la Dott.ssa Iza Ciglenecki, Capo progetto di MSF per la campagna di vaccinazione in Guinea.
L’alta copertura della campagna ha ridotto la trasmissione della malattia nelle comunità vaccinate. La maggior parte dei casi di colera registrati successivamente alla campagna proveniva da una comunità locale che aveva registrato il più basso tasso di copertura vaccinale. I casi sospetti sono stati confermati da test rapidi e le équipe hanno quindi verificato quante di queste persone fossero state vaccinate. La vaccinazione con due dosi complete di Shanchol ha dimostrato una protezione significativa, pari all’86%, contro il colera.
Il vaccino orale contro il colera è stato aggiunto alle raccomandazioni dell’OMS per la prevenzione del colera nel 2010 e nel 2013 l’OMS e i suoi partner ne hanno predisposto scorte d’emergenza. Finora, tuttavia, il vaccino non era stato usato di frequente come strumento per il controllo delle epidemie. A scoraggiarne l’uso sono state preoccupazioni legate alla fattibilità, alla difficoltà di somministrazione (due dosi sono necessarie per una piena efficacia) e accettazione da parte delle comunità, così come alla paura di dirottare risorse da altri programmi medici.
“Speriamo che questi risultati, sia rispetto all’efficacia che alla praticabilità del vaccino orale contro il colera durante una vera emergenza, supporteranno gli sforzi per integrare i vaccini nella risposta globale alle epidemie di colera” dichiara la Dott.ssa Rebecca Grais, autrice senior della pubblicazione.
“Fino a poco tempo fa, i vaccini contro il colera non venivano considerati tra gli strumenti da utilizzare per il controllo delle epidemie” dichiara Grais. “Ma numerose e letali epidemie hanno mostrato negli ultimi anni i limiti delle risposte tradizionalmente messe in atto per contenerne la diffusione su scala nazionale. L’utilizzo del vaccino orale contro il colera dovrebbe migliorare enormemente la nostra capacità di prevenire e controllare le epidemie e di salvare più vite.”
Attualmente, MSF è uno dei più grandi acquirenti al mondo di vaccini orali contro il colera. La possibilità di acquistare a prezzi inferiori questi e altri vaccini necessari negli interventi d’emergenza – come il vaccino anti-pneumococco – è fondamentale per estendere i benefici della prevenzione vaccinale a quante più persone possibili.
Medici Senza Frontiere
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